Durante il secondo e ultimo round del WSK Open Cup di Adria, incidente terribile nelle prime fasi della finale Senior. I tre piloti coinvolti sono in buone condizioni.
Quella di ieri non sarà una domenica che verrà facilmente dimenticata dai presenti ad Adria e dagli addetti ai lavori a causa di un un grave incidente, durante la prima delle quattro finali in programma, che questa volta ha rischiato di finire in tragedia.
Una dinamica “semplice” quanto folle che ha coinvolto i piloti KR, Nicola La Corte, Zach David e Eliska Babickova, frutto di normalissime manovre di gara e senza alcuna scorrettezza da parte dei piloti coinvolti. Durante il quarto giro di gara, alla fine del primo settore e poco prima del rettilineo opposto al traguardo, il kart di La Corte è finito in testacoda tagliando la via di fuga e scivolando a grande velocità nella parte opposta della pista (settore 2), proprio durante il passaggio del gruppo dei primi. Il KR del pilota italiano si è poi scontrato violentemente con quello dei compagni di marca in ottava e decima piazza generando un urto spaventoso che ha sbalzato La Corte fuori dal proprio kart, finito molti metri più avanti. Dinamica confusa per Eliska Babickova e Zach David, coinvolti in quello che potremmo classificare come un ‘tamponamento’. Impossibile per la ragazza delle Repubblica Ceca e il pilota maltese schivare il kart di La Corte. Nessuno degli altri piloti del gruppo, fortunatamente, ha colpito l’italiano esanime sull’asfalto, evitando ulteriori conseguenze.
Intervento tempestivo quello del personale sanitario, dei commissari e dei mezzi di soccorso prontamente sul posto per soccorrere i piloti. Tutti e tre, come riporta il WSK, sono ora in condizioni piuttosto buone dopo essere stati trasportati con il supporto dell’elisoccorso all’ospedale di Padova. Un grande sollievo in una giornata che poteva avere esiti drammatici.

Prevenzione in primo piano - Fatti come quello di Adria, per il quale oggi stiamo tutti tirando un sospiro di sollievo, ricordano come le circostanze che portano ad un incidente potenzialmente gravissimo siano imprevedibili, nelle fasi di gara più concitate così come in un affollato turno di prove libere. Nella fattispecie, quello che ha coinvolto i tre sfortunati piloti ha visto come principale criticità l’invasione, da parte del kart fuori controllo di uno dei piloti, di un tratto di pista che il gruppo stava percorrendo ad alta velocità in senso opposto – una casistica remota ma che purtroppo in alcuni tratti di alcune piste può accadere. Al termine di due pesantissime ore di attesa (con molti piloti in un evidente stato di preoccupazione per quanto accaduto...) ad Adria si è deciso di continuare con le Finali e terminare il programma di gare, ma non prima di avere aggiunto una fila “provvisoria” di pneumatici nella via di fuga teatro dell’incidente, così che una situazione come quella di poco prima non tornasse a verificarsi. Ciò a riprova del fatto che forse qualcosa per prevenire situazioni così potenzialmente pericolose può essere fatto non solo su questo tracciato, ma su tutti quei tratti di pista che presentano una conformazione “a rischio invasione” (per esempio quando due sezioni veloci sono contrapposte), con l’enorme pericolo che questa può creare quando si è lanciati a circa 100 km/h. I sistemi di contenimento non mancano, anche se ognuno chiaramente presenta dei pro e contro, che su queste pagine cercheremo di approfondire con il parere tecnico degli addetti ai lavori. Stay Tuned.
Foto: KSP
Una dinamica “semplice” quanto folle che ha coinvolto i piloti KR, Nicola La Corte, Zach David e Eliska Babickova, frutto di normalissime manovre di gara e senza alcuna scorrettezza da parte dei piloti coinvolti. Durante il quarto giro di gara, alla fine del primo settore e poco prima del rettilineo opposto al traguardo, il kart di La Corte è finito in testacoda tagliando la via di fuga e scivolando a grande velocità nella parte opposta della pista (settore 2), proprio durante il passaggio del gruppo dei primi. Il KR del pilota italiano si è poi scontrato violentemente con quello dei compagni di marca in ottava e decima piazza generando un urto spaventoso che ha sbalzato La Corte fuori dal proprio kart, finito molti metri più avanti. Dinamica confusa per Eliska Babickova e Zach David, coinvolti in quello che potremmo classificare come un ‘tamponamento’. Impossibile per la ragazza delle Repubblica Ceca e il pilota maltese schivare il kart di La Corte. Nessuno degli altri piloti del gruppo, fortunatamente, ha colpito l’italiano esanime sull’asfalto, evitando ulteriori conseguenze.
Intervento tempestivo quello del personale sanitario, dei commissari e dei mezzi di soccorso prontamente sul posto per soccorrere i piloti. Tutti e tre, come riporta il WSK, sono ora in condizioni piuttosto buone dopo essere stati trasportati con il supporto dell’elisoccorso all’ospedale di Padova. Un grande sollievo in una giornata che poteva avere esiti drammatici.

Prevenzione in primo piano - Fatti come quello di Adria, per il quale oggi stiamo tutti tirando un sospiro di sollievo, ricordano come le circostanze che portano ad un incidente potenzialmente gravissimo siano imprevedibili, nelle fasi di gara più concitate così come in un affollato turno di prove libere. Nella fattispecie, quello che ha coinvolto i tre sfortunati piloti ha visto come principale criticità l’invasione, da parte del kart fuori controllo di uno dei piloti, di un tratto di pista che il gruppo stava percorrendo ad alta velocità in senso opposto – una casistica remota ma che purtroppo in alcuni tratti di alcune piste può accadere. Al termine di due pesantissime ore di attesa (con molti piloti in un evidente stato di preoccupazione per quanto accaduto...) ad Adria si è deciso di continuare con le Finali e terminare il programma di gare, ma non prima di avere aggiunto una fila “provvisoria” di pneumatici nella via di fuga teatro dell’incidente, così che una situazione come quella di poco prima non tornasse a verificarsi. Ciò a riprova del fatto che forse qualcosa per prevenire situazioni così potenzialmente pericolose può essere fatto non solo su questo tracciato, ma su tutti quei tratti di pista che presentano una conformazione “a rischio invasione” (per esempio quando due sezioni veloci sono contrapposte), con l’enorme pericolo che questa può creare quando si è lanciati a circa 100 km/h. I sistemi di contenimento non mancano, anche se ognuno chiaramente presenta dei pro e contro, che su queste pagine cercheremo di approfondire con il parere tecnico degli addetti ai lavori. Stay Tuned.
Foto: KSP