Flashback 2021 - Tutta la stagione FIA Karting

- Speciale
Conditio sine qua non. La stagione Fia Karting tra i pro e i contro è arrivata fino in fondo lasciando comunque intendere che di questo palcoscenico c’è ancora bisogno. Ma la Fia farebbe bene ad affrontare e risolvere certe problematiche che perdurano anno dopo anno, e dissolvere i punti interrogativi che incombono sul futuro di questa kermesse, tra l’altro sempre meno accattivante ai fini dello spettacolo.

Se il 2021 aveva il compito di far dimenticare un 2020 marchiato COVID-19 non è stato certo per quanto visto in pista, l’aspetto agonistico è ancora convalescente. Così abbiamo assistito ad una stagione al quale siamo già avvezzi, e dove paradossalmente la querelle: Brasile sì, Brasile no legate al Campionato del Mondo OK e OKJ è l’unica situazione che ha prodotto qualche apprensione.
Per quanto riguarda i nuovi campioni che si sono fregiati degli otto titoli Fia Karting in palio a ben guardare non possiamo che riscontrare, soprattutto nel Presa diretta, i soliti noti, a cominciare dallo svedese Taponen campione del mondo OK, già titolato a livello continentale nel 2020 e l’italiano Antonelli che ha bissato il successo dello scorso anno aggiudicandosi il titolo europeo. L’unica eccezione è quella rappresentata dalla performance del giapponese Nakamura campione del mondo OK Junior, affermazione degna di nota anche se fosse rimasto secondo al traguardo. Un bell’esempio di novità, come una goccia nel mare, perché anche quest’anno non abbiamo registrato nel ricambio generazionale quell’auspicato valore aggiunto tale da innalzare il livello della competizione così come ci si auspica da una disciplina propedeutica a prescindere dai soldi. Questa è l’espressione delle competizioni karting prodotte dal palcoscenico mondiale Fia Karting? Così è se vi pare

OK – Taponen in cima al mondo, Antonelli Eurobis
Spostato quasi all’ultimo in quel di Campillos (Spagna) per le problematiche legate al Covid e non solo, la kermesse iridata ha permesso di risplendere ad una delle nuove promesse assolute di questo sport. Seppur “orfana” di Antonelli già impegnato in F4, l’entry-list Senior non ha deluso le aspettative tra nomi nuovi e conferme mancate. Tra gli outsider aveva stupito e molto l’inizio da urlo del brasiliano Gabriel Gomez grazie al miglior tempo nelle qualifiche. Poi, nelle manche, è stata la volta dell’americano Ugo Ugochukwu a salire in cattedra capace di vincere tre manche su quattro aggiudicandosi la pole position della finale. La pista bagnata della finale ha creato qualche imbarazzo a diversi piloti e così Tuukka Taponen ne ha approfittato rimontando da metà gruppo alla seconda piazza dopo i primi giri per poi sferrare l’attacco a Camara, palesemente in difficoltà per un problema ad una gomma. Il finlandese della Tony ha poi salutato la concorrenza andando a conquistare l’ambito titolo iridato ribadendo il suo status dopo il titolo continentale conquistato nella scorsa stagione. Il finlandese in poco tempo si è confermato tra i migliori piloti di questa categoria, e non poteva essere altrimenti, la sua storia è stata già scritta.
 
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