Highlights 2021 – Alguersari: scelgo il kart per tornare a sorridere

- Primo Piano
Il kart rappresenta la natura più autentica del Motorsport, come testimonia il ritorno al primo amore di Jaime Alguersari, che anni dopo aver abbandonato, disilluso, la F1, risale sul kart per divertirsi davvero.

Prima che l’uragano Verstappen facesse la sua apparizione e lasciasse un pesante segno in pista, e nei regolamenti, la Formula 1 aveva accolto, solo qualche anno prima, un altro ragazzo da record. A soli 19 anni e 125 giorni, nel GP di Ungheria del 2009, Jaime Alguersari aveva fatto il suo debutto in sostituzione del francese Bourdais, silurato dalla squadra satellite di Red Bull per lasciar posto, in ossequio alla filosofia del celeberrimo brand, al giovanissimo emergente di turno.
Un debutto un po’ incerto che però, man mano che accumulava esperienza, lo spagnolo aveva saputo migliorare, tanto da completare una eccellente stagione nel 2011 che fu anche, paradossalmente però, la sua ultima nella massima serie a seguito anche di alcune tensioni con il Team. Come negli anni a seguire si è poi spesso visto, l’incessante turn over in alcune realtà della F1 ha portato molti giovani talenti – e diversi, come Jaime, di talento ne avevano eccome – fuori dal “giro” e abbattuti nello spirito.

Al’indomani del suo ritiro dalle corse, a soli 25 anni, Alguersari aveva dichiarato: «Mi piace pensare di alzarmi la mattina e voler fare qualcosa che amo per tutta la vita, ma questo non sono più le corse. La mia persona non appartiene più al mondo dei motori, questo non è un arrivo, semmai è un nuovo inizio. In questo momento non sento il giusto amore per le corse, e ho deciso di smettere.»

Una dichiarazione che fece scalpore, data soprattutto la giovane età e che non sembrava lasciare spazio a ripensamenti: ricordiamoci che non stiamo parlando di un ‘cocco di papà’ qualunque ma di uno che a 18 anni ha vinto il Campionato Inglese di Formula 3 e fatto la pole alla sua prima gara e che anche in F1 avrebbe potuto puntare molto molto in alto. Da quel momento Jaime, con lo pseudonimo di DJ Squire si è dedicato ad una sua altra grande passione, la musica, diventando un DJ molto apprezzato senza nessun rimpianto per l’abbandono delle corse. Fino all’inizio del 2021, quando insieme all’amico Sete Gibernau – ex pilota MotoGP – si è rimesso alla guida di un kart e come lui stesso ci ha raccontato «è tornato a sorridere al volante ».

C’è qualcosa di magico nelle quattroruotine, noi lo sappiamo, ma forse non è mai abbastanza chiaro a chi non conosce bene questo mondo. «Tornato sui kart dopo 15 anni ho rivisto le stesse persone, la stessa passione. Non rimani così tanto in un ambiente se non lo ami veramente e questa è gente che ama lo sport dei motori. La formula 1 è un alternarsi di facce nuove ogni anno, di interessi e pressione. Spesso di cose che non hanno davvero a che fare con la passione. Il kart è il mio mondo, è il modo più autentico in assoluto di vivere l’amore per il motorsport.» racconta Jaime entusiasta oggi.

A causa di un infortunio alle costole rimediato nei primissimi giri della stagione a Lonato, i suoi piani per partecipare al Mondiale con il Team CRG hanno subito uno stop ma non appena in forma – e anche prima - lo spagnolo non è tornato per fare presenza. Da subito ha fatto pole, vinto gare ed è stato velocissimo: «Il KZ è il mezzo a quattro ruote più ‘demanding’ e completo che esiste. Devi controllare un’infinità di cose in frazioni di secondo, richiede una preparazione fisica non solo in palestra ma anche tanto, tanto esercizio in pista perché il livello è altissimo. Ma sono felice di essermi reimmerso in questo mondo e l’intenzione è di gareggiare nei Campionati Europeo e Mondiale.»

In bocca al lupo Jaime, il kart ha bisogno di testimonial come te.
FM

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