La comparsata in pista con i kart, per i piloti in attività, è quasi una prassi. Jenson è uno di quelli che pur avendo lasciato la F1 da anni, scende ancora in pista con regolarità – per pura passione e con in mente un ritorno alle gare.
Jenson, che compie 42 anni oggi, è uno di quelli che nomini per fare bella figura con gli amici, se hai corso in quegli anni. E’ quello per cui ogni giovane appassionata di motori si è presa una cotta almeno una volta. Oggi è un ex Campione del Mondo di Formula Uno, non così lontano dalle scene del paddock in quanto consulente per il Team Williams, ma noto per i suoi modi molto “alla mano” e diversi da quelli di ‘una certa’ Formula 1. Non nasconde il suo amore per il kart, tanto che appena può scende in pista per divertirsi. L’anno scorso, in un’intervista a FORBES (tutt’altro che una rivista di settore), ha detto che sì, gli piace guidare il KZ e che sta iniziando ad andare forte come certi ragazzini. Ma anche che è «un’agonia. Dopo 5 giri il mio respiro diventa talmente pesante che non mi diverto più e quindi riprendo in mano il monomarcia, che è meno faticoso e mi fa divertire moltissimo con la sua precisione». Tra i suoi numerosi interessi il triathlon, le auto d’epoca, la famiglia, come testimoniano ampiamente i suoi profili social.
Nel kart ha lasciato il segno: tra i suoi successi in kart ricordiamo, in piena Golden Age, spicca il campionato Europeo di Formula Super A nel 1997 (pilota più giovane di sempre per l’epoca) oltre a numerosi successi in Formula A sul suo Tecno Team GKS, un mezzo storico su cui nel Vroom di Maggio 2015 trovate un dettagliatissimo speciale.
Nel kart ha lasciato il segno: tra i suoi successi in kart ricordiamo, in piena Golden Age, spicca il campionato Europeo di Formula Super A nel 1997 (pilota più giovane di sempre per l’epoca) oltre a numerosi successi in Formula A sul suo Tecno Team GKS, un mezzo storico su cui nel Vroom di Maggio 2015 trovate un dettagliatissimo speciale.