Come è nata l’idea a Edo Vigna di sviluppare una frizione antisaltellamento per kart dopo i successi di questo dispositivo sulle moto, da competizione e stradali.
Edo Vigna è nell’ambiente motoristico da oltre 50 anni prima come pilota nel motocross e poi come tecnico, iniziando con le preparazioni di moto per le gare in salita. Nel suo curriculum annovera anche una decina d’anni come insegnante di meccanica in un centro di formazione professionale.
Lasciata questa mansione si è dedicato a tempo pieno alla sua passione per le moto cogliendo il primo importante traguardo con la vittoria nel campionato Sport Production nel 1992 con la Ducati 888.
Nel 1995 è stato responsabile tecnico e motorista nel team Taurus nel mondiale SBK, campionato chiuso al settimo settimo posto finale e miglior team privato (risultato ancora adesso non superato) con il compianto Fabrizio Pirovano.
Ancora nel 1996 ha lavorato con il team Promotor vincitore del mondiale SBK con Corser. Nel 1997/1998 è stato responsabile tecnico della Suzuki nel mondiale al debutto nella SS 600 con la GSXR. Molti altri risultati sono seguiti negli anni in varie categorie come la vittoria nel campionato italiano Superstock e il terzo posto nell’Europeo del 2007 con la MV F4R e pilota Luca Scassa.
Dall’esperienza maturata aveva capito che soprattutto i poco frazionati motori Ducati lamentavano molte rotture a causa dei fuorigiri in frenata. Da questa constatazione è iniziato lo sviluppo di un sistema che prevenisse questi problemi. Per almeno 25 anni ha sempre evoluto questa tipologia di frizione per moto con risultati in crescendo, prima collaborando con STM, poi in proprio. Progressi riconosciuti da case costruttrici come Ducati Corse, che ha utilizzato nel mondiale SBK per ben 4 anni le frizioni antisaltellamento EVR o la doppia vittoria del campionato mondiale 2020/2021 nella categoria SS 300 con Kawasaki e numerosi altri successi nei campionati italiani.
Sulle moto la frizione antisaltellamento riduce l’effetto del freno motore liberando la ruota posteriore in fase di rilascio secondo una “legge di sgancio” deliberata in fase di messa a punto. Oltre a salvaguardare il motore, questo tipo di frizione permette quindi di evitare il saltellamento della ruota posteriore e di poter contare su una guida più fluida e scorrevole soprattutto in fase di staccata, inserimento e percorrenza di curva assicurando un vantaggio tale a cui, oggi, nessun pilota e tecnico delle due ruote potrebbe mai rinunciare.
La frizione antisaltellamento EVR e il kart
Assistendo ad una gara di kart Edo ha realizzato che la frizione antisaltellamento poteva avere un impiego vantaggioso anche in questo tipo di competizioni. Dopo 2 anni di prove e sviluppi anche grazie alla disponibilità di Luca Raineri, pilota veloce e sensibile collaudatore, è venuta alla luce la frizione antisaltellamento per il motore TM 125 KZ R1. La raffinata messa a punto ha permesso alla EVR di mantenere comunque i vantaggi il leggero freno motore in staccata di questi piccoli propulsori 2 tempi 125, ma riducendo l’instabilità del retrotreno e migliorando così l’aderenza delle ruote al suolo in questa delicata fase, oltre a garantire una maggiore scorrevolezza spesso difficile da ottenere.
Nel corso dei test e delle gare, questa funzionalità ha consentito inoltre di ridurre le problematiche di messa a punto del telaio, risolvendo eventuali problemi. L’azione della frizione EVR può essere personalizzata facilmente in base alle esigenze del pilota. Tra gli altri vantaggi emersi si può sicuramente annoverare la riduzione dei fuorigiri in scalata, tale da assicurare una maggiore durata ai vari organi della trasmissione (cambio, campana frizione in primis) e del manovellismo. Inoltre, in caso di grippaggio, non avviene il bloccaggio delle ruote con conseguenti pericolosi tamponamenti. Utilizzata da Raineri e molti altri piloti, questa frizione ha ottenuto già numerose vittorie, cinque su cinque, evidenziando i vantaggi nel feeling del pilota e non ultimo una durata maggiore degli pneumatici che denotano una usura più regolare, non essendo anch’essi sottoposti a bloccaggi.
Per rispettare il regolamento tecnico, il progetto è stato sottoposto alla commissione tecnica CIK nella persona del coordinatore tecnico Karl Janda il quale ha dato parere favorevole all’utilizzo, anche in considerazione della maggiore sicurezza in caso di grippaggio.