Ben quattro kartisti (anche se di fatto Antonelli è già un pilota di monoposto) posano insieme al Gotha del Team più forte al Mondo. Quali segnali intravedere. (F.M.)
Non c’è bisogno che sia Vroom a spiegare che per fare il pilota di Formula 1 si debba cominciare dai kart. Non c’è nemmeno bisogno che qualcuno sottolinei che per emergere nel kart serva avere qualche soldino, o comunque qualcuno che investa sul talento, anche quando la prospettiva del professionismo è ancora lontanissima. Questa non è l’ennesima sviolinata al mondo del kart, che lo sappiamo, può ancora - e deve – promuoversi come realtà a sé stante del panorama del Motorsport e non unicamente come “fucina della Formula1”. Perchè nel gruppo che ha posato per i fotografi di tutto il mondo alla presentazione del Team Mercedes Amg Petronas di Formula 1 noi vediamo qualcosa di più, e non possiamo non notare che qui c’è qualcosa che va oltre le ovvietà. C’è Andrea Kimi Antonelli, che è qualcosa di più che ‘un kartista che va forte’.
Per una terra di passione come l’Italia, che non vede un Campione del Mondo di F1 dai tempi in cui il kart nemmeno esisteva (eppure è vero: l’ultimo è Alberto Ascari, nel 1953), questa non è una foto come tutte le altre. Perchè campioni di kart in Italia che, è universalmente riconosciuto, del karting è un po’ la patria d’elezione, ne abbiamo avuti tanti, tantissimi. Per un motivo o per l’altro, nessuno di questi è mai riuscito a mettere a segno il più indelebile: diventare campione del Mondo di F1. L’Italia è il paese dove il karting ha la sua casa (anche solo perché è qui che viene costruita la maggior parte dei mezzi che corrono in ogni angolo del pianeta) e diteci se vi sembra normale che delle decine di Campioni e Pluri Campioni Mondiali di kart che l’Italia ha dato al Karting, nessuno di questi abbia mai coronato il sogno di ogni bambino che si sia mai seduto su un go-kart.
E veniamo ai sogni dei bambini: quante volte ultimamente abbiamo ribadito che i sogni non hanno genere e che è da tempo arrivato il momento che bambini e bambine possano – e debbano – dare il massimo in pista senza distinzione alcuna tra maschi e femmine ma non solo nel kart: fino all’apice della filiera? Luna Fluxa, una dolcissima chioma bionda in mezzo agli amici e colleghi kartisti, in posa a pochi centimetri da Lewis Hamilton e George Russell è qualcosa di più di una nota di colore. Qualche mese fa un grande del Karting come Giancarlo Tinini aveva detto la sua sul tema, ricordando ragazze del recente passato che in kart avevano fatto vedere di che pasta erano fatte, ma sulle quali nessuno aveva investito con un progetto preciso, così come qualcuno fece con quel Lewis Hamilton che proprio oggi è lì, in posa con questi ragazzi.
Conservate questa foto da qualche parte: le prossime tre o quattro stagioni dimostreranno se ne è valsa la pena. E se non siamo stati dei visionari a vederci qualcosa di diverso.
Per una terra di passione come l’Italia, che non vede un Campione del Mondo di F1 dai tempi in cui il kart nemmeno esisteva (eppure è vero: l’ultimo è Alberto Ascari, nel 1953), questa non è una foto come tutte le altre. Perchè campioni di kart in Italia che, è universalmente riconosciuto, del karting è un po’ la patria d’elezione, ne abbiamo avuti tanti, tantissimi. Per un motivo o per l’altro, nessuno di questi è mai riuscito a mettere a segno il più indelebile: diventare campione del Mondo di F1. L’Italia è il paese dove il karting ha la sua casa (anche solo perché è qui che viene costruita la maggior parte dei mezzi che corrono in ogni angolo del pianeta) e diteci se vi sembra normale che delle decine di Campioni e Pluri Campioni Mondiali di kart che l’Italia ha dato al Karting, nessuno di questi abbia mai coronato il sogno di ogni bambino che si sia mai seduto su un go-kart.
E veniamo ai sogni dei bambini: quante volte ultimamente abbiamo ribadito che i sogni non hanno genere e che è da tempo arrivato il momento che bambini e bambine possano – e debbano – dare il massimo in pista senza distinzione alcuna tra maschi e femmine ma non solo nel kart: fino all’apice della filiera? Luna Fluxa, una dolcissima chioma bionda in mezzo agli amici e colleghi kartisti, in posa a pochi centimetri da Lewis Hamilton e George Russell è qualcosa di più di una nota di colore. Qualche mese fa un grande del Karting come Giancarlo Tinini aveva detto la sua sul tema, ricordando ragazze del recente passato che in kart avevano fatto vedere di che pasta erano fatte, ma sulle quali nessuno aveva investito con un progetto preciso, così come qualcuno fece con quel Lewis Hamilton che proprio oggi è lì, in posa con questi ragazzi.
Conservate questa foto da qualche parte: le prossime tre o quattro stagioni dimostreranno se ne è valsa la pena. E se non siamo stati dei visionari a vederci qualcosa di diverso.