Sliding doors: Dexter Patterson

- Primo Piano
Solo qualche stagione fa, tutto il motorsport britannico, riponeva le sue speranze in un ragazzino veloce e al contempo spietato durante la gara: Dexter Patterson.

Quando si parla di motorsport, inevitabilmente, si parla anche di Regno Unito e dei numerosi fenomeni e promesse del volante che ha sfornato nel tempo e continua a fare. Riavvolgendo il nastro di qualche anno, potremmo facilmente riveder sventolare la bandiera scozzese sul gradino più alto del podio in una gara con sede in Inghilterra (PF International) nella categoria OKJ: il Campionato del Mondo 2017.

Quel ragazzino pallido e solo all’apparenza timido è Dexter Patterson, neo Campione del Mondo dopo la lotta serrata e infine controllata con i due connazionali Christopher Lulham e Harry Thompson.

Tornando al presente e analizzando quel fine settimana, possiamo dire che fu l’inizio di qualcosa di grande, non solo per Forza Racing, il team di Patterson, ma anche per lo stesso scozzese, di lì a poco catapultato tra i Campioni del Mondo e i migliori 'predestinati' al salto in monoposto. Archiviata quella stagione, al ritorno nel paddock, Patterson si ripresentò cresciuto, cambiato e pronto a vincere ancora ma questa volta in OK. Tra il 2018 e il 2019, Patterson diede filo da torcere ai rivali del tempo come Travisanutto, ancora Thompson, Nielsen etc. Un salto di qualità enorme costruito in parallelo all’ascesa dei telai KR in alta classifica. Un susseguirsi di piazzamenti e successi tra cui uno che, probabilmente e anche se “inutile” per il titolo, va inserito tra le migliori gare mai viste in OK e del personale elenco di successi dello scozzese, trattasi di Essay 2018. Ultima prova del Campionato Europeo di quella stagione con classifiche in parte già decise e i pensieri rivolti ormai al Campionato del Mondo. Patterson riuscì in quell’occasione a mettere in scena un personalissimo spettacolo di bravura e tecnica di guida, guidando le classifiche generali dalle qualifiche sino alla finale, ininterrottamente e soprattutto esibendo un controllo tale da mettere in imbarazzo la concorrenza. “Guida sui binari” disse qualcuno sotto il podio e probabilmente i sei secondi e mezzo inflitti al primo rivale (sempre Thompson) lo giustificavano.

Nel 2019 le prime sirene delle monoposto con il passaggio da KR a Sauber Karting Team con tanto di annessione allo Junior Program. Anche in quel caso, risultati di tutto rilievo per Patterson quali il terzo posto al Campionato Europeo OK, il terzo piazzamento alla WSK Euro Series e la vittoria della Super Master Series di quella stagione (forse la più vittoriosa).

Una carriera nel karting più che gloriosa per lo scozzese, un biglietto da visita perfetto per passare alle auto nel 2020, seppur con poca fortuna. Otto punti raccolti nella prima stagione in F4 Italiana con Bhaitech, tre gare in F4 UAE e la spola tra Euroformula Open con Drivex e la F.Regional con il team Monolite nel 2021, sino all’ultima avventura della passata stagione in Inghilterra nella GB3 Championship con otto gare disputate e il ritorno sul podio.
 
Per il 2022, Dexter torna alle origini. Oggi 18enne, Patterson lascia (temporaneamente?) le monoposto per aprire un nuovo capitolo della propria carriera nel BTCC, come ufficializzato dal Team Laser Tools Racing a inizio anno. Un' “opzione alternativa” inusuale per un pilota così giovane ma soprattutto da sfruttare per rilanciarsi prima in patria (come accadde in quel PFI 2017) e quindi riprendere quanto già dimostrato nel karting: se le premesse cono quelle rilevate dal suo neo Team Manager che ha definito la sua prima esperienza al volante « ..stupefacente, per essere la prima volta in assoluto su quella vettura, assettata per un altro pilota e sul bagnato..», quest'anno tenete d'occhio il giovane Scozzese.
 

 

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