Nella giornata di oggi, 1° marzo 2022, il World Motor Sport Council si è riunito in merito alla situazione tra Russia e Ucraina e in seguito alla richiesta di quest’ultima di attuare sanzioni. I piloti russi scenderanno in pista ma come atleti neutrali.
Una delle decisioni più attese per Mohammed Ben Sulayem e tra le prime da neopresidente FIA. Come riportato dal comunicato stampa ufficiale, il nuovo vertice FIA ha espresso tristezza e shock per la soluzione attuale, sperando nella risoluzione. La FIA condanna, inoltre, l'invasione russa dell'Ucraina rivolgendo i pensieri a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi.
Oltre alla conferma della cancellazione degli eventi Formula 1, Formula 2, WTCR e l'International Drifting Cup in Russia, sono state rese note le altre direttive che riportiamo di seguito.
Piloti, concorrenti e funzionari
- Nessuna squadra nazionale russa/bielorussa parteciperà a competizioni internazionali/di zona (ad esempio i FIA Motorsport Games), fino a nuovo avviso.
- I Piloti, concorrenti individuali e funzionari russi/bielorussi dovranno partecipare a competizioni internazionali/di zona solo in veste neutrale e sotto la "bandiera FIA", previo impegno specifico e adesione ai principi di pace e neutralità politica della FIA, fino a nuovo avviso
- Nessun simbolo nazionale russo/bielorusso, colori, bandiere (uniformi, attrezzature e auto) devono essere mostrati o inni devono essere suonati in competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso.
Gare organizzate sul territorio di Russia e Bielorussia
- Nessuna competizione internazionale/di zona sarà svolta in Russia e Bielorussia, fino a nuovo avviso.
- Nessuna bandiera/simbolo o inno della Russia/Bielorussia sarà usato nelle competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso.
Pericolo scampato per i piloti russi, in ansia e attesa delle decisioni che avrebbe potuto invece estrometterli completamente dalle competizioni internazionali. Secondo le nuove direttive, infatti, porteranno avanti quanto già previsto in materia di loghi, bandiere e inni, già eliminati in precedenza. La sigla “RAF” però, non verrà più utilizzata, cambiamento significativo che di fatto “cancellerà” la nazione russa dagli atti (anche come acronimo) fino a nuovo ordine. Tra le altre direttive anche la decisione di non assegnare nessuna nuova o esistente sovvenzione ai membri FIA russi/bielorussi, fino a nuovo avviso.
L’impatto nel mondo del karting avverrà sin dalle prossime gare per tutti piloti presenti nelle entry list (una delle nazioni più coinvolte nel movimento internazionale). Discorso diverso e da chiarire invece per i team di matrice russa.
Oltre alla questione di Nikita Mazepin, per ora confermato dalla Haas in F1, nel pomeriggio uno degli ultimi piloti russi nella massima serie, quale Daniil Kyvat, si era espresso in merito. L’ex pilota Red Bull si era appellato al mondo dello sport e alle Federazioni Internazionali dicendo che lo sport e gli atleti dovrebbero restare lontani dalla politica ed escluderli dalle loro discipline sarebbe ingiusto, sleale e lontano dai valori di pace e uguaglianza che lo sport porta avanti.
Decisione che, del resto, si unisce a tutti gli altri cambiamenti avvenuti in questi ultimi giorni che, di fatto, hanno cancellato tutte le competizioni sportive organizzate in Russia, dal Gp di F1 alla finale di Champions League passando anche per il Campionato Mondiale di scacchi. Anche la FIFA quest’oggi ha ufficializzato l’esclusione della nazionale di calcio russo dai prossimi Campionati del Mondo in Qatar, estendendo anche l’esclusione alle squadre russe presenti ai trofei internazionali. Da segnalare anche la raccomandazione del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) di escludere atleti e funzionari russi e bielorussi dalle competizioni internazionali. Escluse anche le squadre di basket russe in ambito Eurolega ed Eurocup, annullati anche i tornei di tennis sempre su suolo russo, ginnastica artistica, rugby, Coppa del Mondo di Sci.
S.C.
Oltre alla conferma della cancellazione degli eventi Formula 1, Formula 2, WTCR e l'International Drifting Cup in Russia, sono state rese note le altre direttive che riportiamo di seguito.
Piloti, concorrenti e funzionari
- Nessuna squadra nazionale russa/bielorussa parteciperà a competizioni internazionali/di zona (ad esempio i FIA Motorsport Games), fino a nuovo avviso.
- I Piloti, concorrenti individuali e funzionari russi/bielorussi dovranno partecipare a competizioni internazionali/di zona solo in veste neutrale e sotto la "bandiera FIA", previo impegno specifico e adesione ai principi di pace e neutralità politica della FIA, fino a nuovo avviso
- Nessun simbolo nazionale russo/bielorusso, colori, bandiere (uniformi, attrezzature e auto) devono essere mostrati o inni devono essere suonati in competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso.
Gare organizzate sul territorio di Russia e Bielorussia
- Nessuna competizione internazionale/di zona sarà svolta in Russia e Bielorussia, fino a nuovo avviso.
- Nessuna bandiera/simbolo o inno della Russia/Bielorussia sarà usato nelle competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso.
Pericolo scampato per i piloti russi, in ansia e attesa delle decisioni che avrebbe potuto invece estrometterli completamente dalle competizioni internazionali. Secondo le nuove direttive, infatti, porteranno avanti quanto già previsto in materia di loghi, bandiere e inni, già eliminati in precedenza. La sigla “RAF” però, non verrà più utilizzata, cambiamento significativo che di fatto “cancellerà” la nazione russa dagli atti (anche come acronimo) fino a nuovo ordine. Tra le altre direttive anche la decisione di non assegnare nessuna nuova o esistente sovvenzione ai membri FIA russi/bielorussi, fino a nuovo avviso.
L’impatto nel mondo del karting avverrà sin dalle prossime gare per tutti piloti presenti nelle entry list (una delle nazioni più coinvolte nel movimento internazionale). Discorso diverso e da chiarire invece per i team di matrice russa.
Oltre alla questione di Nikita Mazepin, per ora confermato dalla Haas in F1, nel pomeriggio uno degli ultimi piloti russi nella massima serie, quale Daniil Kyvat, si era espresso in merito. L’ex pilota Red Bull si era appellato al mondo dello sport e alle Federazioni Internazionali dicendo che lo sport e gli atleti dovrebbero restare lontani dalla politica ed escluderli dalle loro discipline sarebbe ingiusto, sleale e lontano dai valori di pace e uguaglianza che lo sport porta avanti.
Decisione che, del resto, si unisce a tutti gli altri cambiamenti avvenuti in questi ultimi giorni che, di fatto, hanno cancellato tutte le competizioni sportive organizzate in Russia, dal Gp di F1 alla finale di Champions League passando anche per il Campionato Mondiale di scacchi. Anche la FIFA quest’oggi ha ufficializzato l’esclusione della nazionale di calcio russo dai prossimi Campionati del Mondo in Qatar, estendendo anche l’esclusione alle squadre russe presenti ai trofei internazionali. Da segnalare anche la raccomandazione del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) di escludere atleti e funzionari russi e bielorussi dalle competizioni internazionali. Escluse anche le squadre di basket russe in ambito Eurolega ed Eurocup, annullati anche i tornei di tennis sempre su suolo russo, ginnastica artistica, rugby, Coppa del Mondo di Sci.
S.C.