I 50 anni di Ronni Sala

- Primo Piano
A capo di una delle case simbolo della storia del kart, il Patron del “Red Army” è una presenza fissa in azienda e in pista. (F.M.)

Non tutti gli appassionati sono forse a conoscenza del fatto che lo squadrone Birel Art (ri)nasce per diretta ed esplicita volontà di Ronni, quando nel 1995, per Birel prende il via una nuova era con il ritorno ufficiale alle competizioni. A metà degli anni ‘80 infatti, complici alcune scelte di carattere commerciale Birel aveva lasciato le competizioni, continuando a seguire le sue squadre che gareggiavano con i telai di Lissone ma senza più un proprio team ufficiale. Ronni stesso ci ha spiegato le ragioni della rinascita del reparto corse:
«Mi trovai in pista in occasione di un mondiale e lì vidi i camion di Tonykart e CRG, mentre noi, che come loro avevamo fatto la storia del kart – ancora prima di loro, eravamo presenti solo con le nostre squadre satellite che gareggiavano in forma non ufficiale con i nostri telai. Decisi che era ora di rientrare, e di farlo alla grande.»

Il primo anno in verità le cose non andarono benissimo, dato che una struttura di quella mole non era semplice da gestire, ma piano piano il progetto ingranò e nel 1997 arrivò il primo titolo del nuovo corso Birel – Formula C 125 sul tracciato di Ugento - indovinate con chi? Gianluca Beggio, proprio lui – che aveva in qualche modo la Birel nel sangue. Ferdinando Beggio infatti, papà di Gianluca, era il cugino di Oscar Sala, figlio dello storico fondatore di Birel Umberto e con lui aveva iniziato a gareggiare nei kart negli anni ‘60 trasmettendo la passione a quel figlio che poi tanto vinse nel kart. Quella di Birel è una storia di sport e passione che l’azienda guidata da Sala tiene in equilibrio tra un reparto corse di livello top ad una capillare distribuzione dei suoi prodotti per il karting ‘amatoriale’ dei monomarca quali lo storico Trofeo Easykart (nella cui orbita in questi anni è nata la Karting School Birel Art) e nel Trofeo Rotax, di cui è da anni consolidata partner in occasione delle Grand Finals.

Sul palcoscenico Mondiale che conta infine Sala si è sempre messo in gioco: l’ardita scelta di promuovere uno dei suoi piloti di punta al ruolo di team manager fece discutere, ma il titolo Europeo conquistato da Longhi nella duplice veste è stata la dimostrazione sul campo che quella scelta non fu così azzardata. Dalla rifondazione della squadra corse a metà anni ‘90, all’accordo con Nicolas Todt per dare vita a Birel Art nel 2014, alle vittorie sotto alle luci di Las Vegas, Sala ha dimostrato in questi anni di essere una delle figure di cui il karting ha bisogno per continuare a promuoversi non solo come base del Motorsport professionistico ma anche come interlocutore delle Federazioni per la promozione e la diffusione del karting tra i neofiti.

Sul prossimo numero di Vroom Magazine, l’intervista in esclusiva a Ronni Sala per i suoi 50 anni.

Foto  © KSP


 

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