Stagione FIA Karting 2022 - Ritorno alla normalità

- Gare
Quella che si aprirà questo fine settimana a Portimao potrebbe davvero essere la stagione del ritorno alla normalità per il Karting FIA, dopo due anni nei quali la pandemia ha giocato un ruolo cruciale, condizionando pesantemente la stagione 2020 e con la querelle ‘Mondiale-in-Brasile’ del 2021 che, per ragioni sempre legate all’emergenza sanitaria (ma non solo?) ha influito sulle gare più importanti della stagione.

Partendo in prima battuta dalle gare non FIA OK e OKJ, possiamo sicuramente dire che il calendario metterà come sempre alla prova i protagonisit, chiamati non solo ad essere competitivi ma a restare rali nel lungo periodo.Scopriamo le piste, i protagonisti e quali fattori potrebbero avere un ruolo chiave nella stagione alle porte.

Il karting moderno è coerente con sé stesso, e dato l’incremento delle prestazioni dei mezzi, le piste messe in calendario sono tutte piste – ben note - nelle quali i mezzi potranno esprimersi al loro meglio in termini velocistici. E’ opinione diffusa, sebbene controversa, che l’orientarsi su circuiti veloci (molto veloci, in alcuni casi) sia ormai inevitabile e che quindi certe piste “old fashioned” escano dal circuito delle gare FIA. La new-entry Franciacorta, che presenta nella sua conformazione qualche caratteristica dei circuiti del passato, si è rivelata comunque una pista molto veloce nella prima prova della COTF Winter Series e promette medie all’altezza degli altri circuiti in calendario dove ormai la parità delle medie tra OK e KZ è da tempo un dato di fatto. In OK e, soprattutto in OKJ, è difficile inquadrare meno di 10 protagonisti possibili, dato che i Team sulla carta vincenti sono diversi e che tra il primo e l'ultimo, ormai, ci passa davvero poco. 



Certo l'esperienza sarà un fattore determinante, che chiamerà alcuni nomi a dover dare la prova di maturità che ci si aspetta, anche se nulla è scontato in una bagarre che inevitabilmente sarà condizionata dalla regola del pushback bumper che come alcuni addetti ai lavori hanno giustamente rilevato, snatura la naturale propensione dei ragazzi ad osare. Sul versante gomme è ampiamente condivisa la speranza che il rendimento non vanifichi il lavoro di messa a punto come purtroppo accaduto nel 2021. Accolta con favore pressoché unanime la scelta di un Mondiale al caldo del Sud Italia, dopo due edizioni condizionate pesantemente dalla pioggia).


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