Il pilota inglese già appartenente alla famiglia Red Bull, ha dimostrato di avere la stoffa del predestinato sia a Zuera che Genk, tra Presa Diretta e KZ2.
Scorrendo i capitoli e le pagine di storia del karting non è così immediato e nemmeno facile trovare un pilota che sia andato forte sia nella classe regina del kart Presa Diretta (l’attuale OK Senior) che nelle prime esperienze KZ2.
Qualcuno potrebbe dire che stando notte e giorno sul kart, avendo la possibilità di testare e prendere parte alle gare più importanti dell’anno, il passaggio sia facile e quasi scontato. Bene, non è così e questa volta parlano i fatti.
Spesso vediamo infatti piloti che passano dalla categoria OK alla KZ2 e viceversa con scarsi risultati da una parte o dall’altra, facendo spesso “confusione” e perdendosi nei meandri di una o dell’altra categoria. Riuscire invece a essere competitivi di pari passo, è probabilmente cosa da pochi e per pochi.
Nelle ultime settimane, è stato Arvid Lindblad a dimostrare tutto ciò con due weekend che sicuramente ricorderà e che i presenti e gli addetti ai lavori non hanno fatto a meno di notare con gli occhi sgranati. Solo all’inizio dell’anno, dopo un Campionato Mondiale OK conteso fino all’ultimo e chiuso sul podio, Lindblad era incappato in un grosso incidente in quel di Franciacorta finendo in ospedale e con un tempo di riabilitazione forzato. Passato quel periodo, l’inglese ha impiegato poco per tornare in pista e non solo, impressionando tutti.
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Nella seconda tappa del Campionato Europeo OK sul circuito spagnolo di Zuera, Lindblad ha studiato tutti per l’intero weekend venendo poi fuori quando contava ovvero in finale, dimostrando un passo incredibile e abilità di sorpasso e lotta superiori agli altri. Lindblad nei pochi giri a disposizione e su una pista non semplice è stato in grado di recuperare sorpasso dopo sorpasso portandosi dalla lotta per una quinta posizione di caratura “normale” sino all’attacco frontale al leader della corsa Turney, scappato e arrivato per sua fortuna a fine gara con soli tre decimi di vantaggio. Una condotta di gara in grado di oscurare il vincitore e fare battere le mani ai presenti (nonostante sia stata rovinata dai 5 sec di penalità per lo spoiler, ma questa è una storia diversa).
Dopo Zuera, come da programma annunciato, Lindblad ha fatto il suo debutto anche nella KZ2 di livello, prendendo parte al Campionato Europeo di Genk. Qualche palcoscenico migliore per competere con i colori di Stan Pex (SP Racing), sulla pista dove Verstappen ha costruito i propri primi passi.
Anche in questo caso, dopo una prima fase di studio, al cospetto degli specialisti della categoria e di piloti più navigati, Lindblad ha puntato i fari su se stesso ancora una volta dando vita a manche memorabili come le ultime due del sabato pomeriggio, vinte a suon di sorpassi specie la penultima comportandosi da veterano specie nel sorpasso all’ultima curva. Tutti dati che lo davano tra i favoriti alla partenza della finalissima di domenica.
Con due weekend così (senza dimenticare i risultati precedenti anche in OKJ), Arvid Lindblad è uscito allo scoperto dimostrando di avere quella stessa attitudine dei migliori che hanno lasciato il segno nel karting e nell’automobilismo, come fece Verstappen ai tempi e come altri nomi forti hanno fatto. Oltre a Lindblad è bene inserire nella schiera di predestinati e soprattutto a proprio agio in KZ, Andrea Kimi Antonelli tra i più recenti, Pedro Hiltbrand capace di vincere un doppio titolo in entrambe le categorie nel 2016. Da non sottovalutare anche Tuukka Taponen, anch’esso positivo nella prima presenza KZ sempre a Genk e Cristian Bertuca per casa Birel Art.

Queste testimonianze avvalorano ancor di più quella tesi che viene sostenuta da tempo ovvero l’importanza di seguire quel “percorso perfetto” nel karting che parte dalla 60 Mini e finisce in KZ, non prima. Quello che molti saltano considerandolo quasi superfluo (come se la categoria regina potesse mai esserlo), altro non è che l’ultima importante fase per poi tuffarsi nella nuova avventura in macchina, proprio come da programma di Lindblad, atteso al debutto in F4 verso fine anno, non prima di aver conteso una vittoria (cosa possibile) nella stagione KZ2.
S.Corradengo
Foto: FIA Karting Media - M.Perrucca
Qualcuno potrebbe dire che stando notte e giorno sul kart, avendo la possibilità di testare e prendere parte alle gare più importanti dell’anno, il passaggio sia facile e quasi scontato. Bene, non è così e questa volta parlano i fatti.
Spesso vediamo infatti piloti che passano dalla categoria OK alla KZ2 e viceversa con scarsi risultati da una parte o dall’altra, facendo spesso “confusione” e perdendosi nei meandri di una o dell’altra categoria. Riuscire invece a essere competitivi di pari passo, è probabilmente cosa da pochi e per pochi.
Nelle ultime settimane, è stato Arvid Lindblad a dimostrare tutto ciò con due weekend che sicuramente ricorderà e che i presenti e gli addetti ai lavori non hanno fatto a meno di notare con gli occhi sgranati. Solo all’inizio dell’anno, dopo un Campionato Mondiale OK conteso fino all’ultimo e chiuso sul podio, Lindblad era incappato in un grosso incidente in quel di Franciacorta finendo in ospedale e con un tempo di riabilitazione forzato. Passato quel periodo, l’inglese ha impiegato poco per tornare in pista e non solo, impressionando tutti.
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Nella seconda tappa del Campionato Europeo OK sul circuito spagnolo di Zuera, Lindblad ha studiato tutti per l’intero weekend venendo poi fuori quando contava ovvero in finale, dimostrando un passo incredibile e abilità di sorpasso e lotta superiori agli altri. Lindblad nei pochi giri a disposizione e su una pista non semplice è stato in grado di recuperare sorpasso dopo sorpasso portandosi dalla lotta per una quinta posizione di caratura “normale” sino all’attacco frontale al leader della corsa Turney, scappato e arrivato per sua fortuna a fine gara con soli tre decimi di vantaggio. Una condotta di gara in grado di oscurare il vincitore e fare battere le mani ai presenti (nonostante sia stata rovinata dai 5 sec di penalità per lo spoiler, ma questa è una storia diversa).
Dopo Zuera, come da programma annunciato, Lindblad ha fatto il suo debutto anche nella KZ2 di livello, prendendo parte al Campionato Europeo di Genk. Qualche palcoscenico migliore per competere con i colori di Stan Pex (SP Racing), sulla pista dove Verstappen ha costruito i propri primi passi.
Anche in questo caso, dopo una prima fase di studio, al cospetto degli specialisti della categoria e di piloti più navigati, Lindblad ha puntato i fari su se stesso ancora una volta dando vita a manche memorabili come le ultime due del sabato pomeriggio, vinte a suon di sorpassi specie la penultima comportandosi da veterano specie nel sorpasso all’ultima curva. Tutti dati che lo davano tra i favoriti alla partenza della finalissima di domenica.
Con due weekend così (senza dimenticare i risultati precedenti anche in OKJ), Arvid Lindblad è uscito allo scoperto dimostrando di avere quella stessa attitudine dei migliori che hanno lasciato il segno nel karting e nell’automobilismo, come fece Verstappen ai tempi e come altri nomi forti hanno fatto. Oltre a Lindblad è bene inserire nella schiera di predestinati e soprattutto a proprio agio in KZ, Andrea Kimi Antonelli tra i più recenti, Pedro Hiltbrand capace di vincere un doppio titolo in entrambe le categorie nel 2016. Da non sottovalutare anche Tuukka Taponen, anch’esso positivo nella prima presenza KZ sempre a Genk e Cristian Bertuca per casa Birel Art.

Queste testimonianze avvalorano ancor di più quella tesi che viene sostenuta da tempo ovvero l’importanza di seguire quel “percorso perfetto” nel karting che parte dalla 60 Mini e finisce in KZ, non prima. Quello che molti saltano considerandolo quasi superfluo (come se la categoria regina potesse mai esserlo), altro non è che l’ultima importante fase per poi tuffarsi nella nuova avventura in macchina, proprio come da programma di Lindblad, atteso al debutto in F4 verso fine anno, non prima di aver conteso una vittoria (cosa possibile) nella stagione KZ2.
S.Corradengo
Foto: FIA Karting Media - M.Perrucca