KZR e diversamente abili: accoppiata vincente!

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Abbiamo avuto modo di parlare della categoria diversamente abili con Santi De Luca, meglio conosciuto come “Dorso”, Event Sport Manager del campionato KZR organizzato da Demorace.(m.boscariol)

Per capire meglio la categoria all’interno del campionato KZR è utile fare un po’ di storia. Il progetto nasce nel 2015 dove un gruppo di ragazzi con disabilità motorie possedevano dei loro kart e correvano nel campionato Endas tra di loro (circa 6-8 piloti). Pagavano ovviamente assistenza, benzina, gomme, iscrizione e tutto il necessario per svolgere una gara. In poche parole: tanti soldi.

Nel 2016 questo gruppo di ragazzi contattò “Dorso” per cercare di sviluppare qualcosa di diverso e di meno costoso. Furono subito accolti in quello che si chiamava campionato TKB (ex KZR) battezzandoli goliardicamente “diversamente bannati”. Fino al 2017 questo gruppo ha continuato a correre con i loro kart di proprietà. A fine 2017 uscì l’idea a Paolo Gagliardini (noto nel mondo del karting) di investire comprando otto kart per loro, con tutte le funzionalità necessarie per la loro categoria: comandi al volante, sedile con rollbar e cinture di sicurezza. Il motore scelto è stato un semplice due tempi Rotax (monomarcia ovviamente) con 24/25 hp e con telaio “robusto” costruito dall’azienda EKS Kart di Masotto. Le gomme utilizzate sono MG Racing, una mescola media che permette di essere utilizzata anche per 3 gare (storicamente il gruppo dei diversamente abili arriva solo la domenica mattina)

Nel 2018 dunque si è abbandonato il kart di proprietà (davvero costoso) e si è iniziata la avventura “a noleggio” del campionato KZR. A quel punto questo gruppo di ragazzi ha iniziato a venire in pista solo con tuta e casco: l’organizzatore infatti pensa a mettere a disposizione tutto (meccanici, benzina, iscrizione, etc). Una formula al massimo per il low cost, ma anche per il tipo di “kartista” che un diversamente abile può rappresentare. Inoltre è stata costruita una struttura motorizzata per mettere in kart queste persone in tutta comodità, evitando movimenti manuali faticosi. Questo gruppo di otto-nove persone diversamente abili (associazione ASD Experience), provenienti per lo più dal centro sud, ha corso fino al 2021 in questo campionato. Finalmente dopo anni di gare è intervenuta la FISAPS (Federazione associata ad ACI che si occupa di piloti con disabilità). Dopo aver contattato Demorace, la FISAPS ha scelto di dare il suo nome alla categoria, da questo anno ribattezzata “FISAPS KZR H”. 

La licenza H infatti è ritornata ad essere rilasciata da ACI Sport con un corso di 1-2 giorni che permette anche di correre insieme ai normodotati se si vuole, scelta non condivisa dall’organizzatore KZR per motivi di sicurezza. I tempi di reazione tra le categorie diversamente abili e normodotati sono ancora molto distanti e anche la sensibilità di guida risulta ancora molto differente, con una differenza media di 1,5 / 2 secondi rispetto ai normodotati. Questo non vuol dire fare delle differenze, basti pensare infatti che negli sport olimpici esistono appunto le paraolimpiadi. I kart non sono macchine e la differenza sui tempi sul giro rimane ancora troppo marcata per ora.
Detto questo, alla prima gara di Pomposa ha partecipato Fabio Visentin, responsabile FIA per i diversamente abili nel karting (leggi intervista).
L’articolo di quella gara è finito sulla pagina Facebook della FIA, facendo eco in tutto il mondo! 

Il campionato è ora arrivato alla sua terza tappa, con una notturna a Cassano delle Murge (Bari). Il regolamento sportivo prevede 7 gare, ma quelle contate per il punteggio finale sono le migliori 5. Il format di gara è molto semplice, in un’unica giornata: due qualifiche (per permettere di girare con due kart diversi) e due gare (Gara-1 con griglia di partenza in base al miglior giro delle qualifiche e Gara-2 con griglia in base all’arrivo di Gara-1). Il sabato, facoltivamente, è possibile venire a girare per le prove libere. La categoria H è il fiore all’occhiello del campionato KZR insieme a quella dei bambini, insieme al nocciolo duro dei normodotati adulti. Un pilota con disabilità paga 350 euro (TUTTO INCLUSO, escluso le spese di trasferta) per svolgere la gara di domenica. Un costo davvero irrisorio rispetto a quando si correva con i kart di proprietà (circa 1000 euro a gara).

Per il futuro anno l’obiettivo da parte di Demorace/Fisaps/Aci Sport è creare un campionato italiano solo per i diversamente abili. «Ad oggi corrono in questa categoria 8-10 piloti (con un età a partire da circa 28-30 anni), ma vorremo coinvolgere più persone possibili – ci spiega Dorso –. Anche se possediamo 8 kart non ci sono problemi se si presentassero 16 piloti: basterebbe infatti creare due batterie». 

La formula è “Arrive & Drive”, ma è in tutto e per tutto professionistica. Basti pensare al livello media con la partnership con Vroom e le dirette streaming sui social e diverse altre testate giornalistiche. Demorace ci mette davvero la faccia (basti vedere tutte le persone sul sito che ci lavorano, circa 16 persone) per organizzare un campionato facile ma altamente competitivo!
Per ulteriori informazioni www.kzrchampionship.it

 

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