Cremona: Ippolito e Leuillet Campioni d’Europa

- Gare
Il francese (Birel Art/Tm) conferma la prestazione straordinaria di Genk e vince d’autorità. In KZ alcuni protagonisti deludono e Ippolito (KR/Iame) è bravo a far valere la regolarità. Delude il favorito alla vigilia Denner, Hiltbrand (Birel Art/Tm) spreca una grande opportunità con una partenza da dimenticare.

KZ2
Leuillet, che scatta dalla quarta casella, può correre la Finale guardando con calma a come si mettono le cose e accontentarsi del terzo posto, che gli garantirebbe in ogni caso il titolo. Trefilov, il suo più prossimo avversario, non è mai stato protagonista nel weekend e parte più indietro. Il quartetto Birel Art prende il comando della gara con Piccini che beffa il Poleman Eibner e si insedia al comando seguito da Bertuca. Lindblad, possibile protagonista nei pronostici, si “pianta” al via e riparte quando ormai tutti i piloti davanti a lui sono sfilati. Al 4° giro Leuillet fa capire che forse non si accontenterà del risultato da ragioniere ma proverà a vincere la gara e passa Bertuca mettendosi alle spalle di Piccini. Il trio condurrà la gara senza scambi di posizione staccando leggermente Eibner fino al 15° giro in cui Leuillet rompe gli indugi e passa Piccini, manovra di cui approfitta anche Bertuca che da quel momento si insedia in scia al leader della gara confermando il suo weekend di grazia che lo porterà sul secondo gradino del podio per la prima volta in una gara FIA.
Piccini, stabile al terzo posto, completa il trionfale podio della casa di Lissone con il neo-Campione Europeo che al 22mo giro segna anche il record della gara, unico a scendere sotto i 46”.
Per Leuillet, dopo Genk, un altro superbo weekend che ne fa uno dei pochi piloti a vincere il Titolo vincendo entrambe le tappe. Per il binomio Lennox -Leclerc spinto dal Tm è il secondo titolo KZ2 dopo quello del 2020 con Viktor Gustavsson. Per la fabbrica di motori Pesarese questo è il quinto titolo continentale KZ2 consecutivo e in totale raggiunge quota 86 titoli.
 
 

KZ
Con 8 piloti in lizza per il Titolo Continentale, la Finale si presenta come una delle potenzialmente spettacolari degli ultimi anni. Hiltbrand, che ha conquistato la Pole grazie a delle manche perfette incappa in un bruttissimo start. Viene sfilato da diversi piloti ed è 8° al primo passaggio, mentre Senna Van Walstijn, che scattava dalla seconda posizione, prende il largo seguito da Ippolito, che con un occhio alla classifica e l’avversario predestinato Denner nelle retrovie, può sognare in grande. Frapposti tra i potenziali vincitori del Titolo, gli alfieri di OTK Valtanen e Puhakka che pur fuori dalla lotta per il campionato, possono fare da ago della bilancia. Viganò è però l’unico contendente che cerca di emergere, dato che per gli altri la gara si rivela più difficile del previsto, mentre anche l’ex Campione del Mondo Iglesias (CRG) è autore di una buona gara: per Hiltbrand, con le posizioni ormai stabili intorno al 10° giro, sembra ormai svanita ogni velleità di reinserirsi nella lotta. Mentre Van Walstijn fa gara a sé e Ippolito controlla staccato sempre di circa un paio di secondi, dietro fanno notizia il ritiro di Puhakka che lascia la terza posizione (e il titolo di Vice-Campione) a Viganò e la definitiva uscita di scena di Denner a seguito di un contatto con Stan Pex. L’ordine di arrivo consacra Francesco Ippolito nuovo Campione Europeo, risultato che per il toscano, che regala il primo titolo a KR nelle categorie con il cambio, è uno straordinario coronamento di carriera.

Classifica Finale
 

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