Gomme: Bombara (LeCont) ci spiega cosa è successo a Cremona

- Primo Piano
Alcuni problemi sugli pneumatici, nel torrido weekend di chiusura dell’Europeo KZ, hanno portato alla cancellazione delle Super heats da parte di FIA. Gli episodi di ‘delaminazione’ del battistrada e i fenomeni di blistering hanno però cause diverse.(M. Boscariol)

Non si assisteva ad una situazione così estrema da tempo: quella di Cremona è stata una sorta di ‘tempesta perfetta’ per le gomme, condizionata da condizioni atmosferiche di caldo torrido (temperature sull’asfalto intorno ai 60°C) ed una conformazione del tracciato che hanno, senza volerlo, portato FIA a decidere, per ragioni sia di sicurezza che sportive, di modificare il programma di gare, anticipando, come ultima misura preventiva, l’orario di partenza delle finali.

In merito all’accaduto abbiamo sentito direttamente Paolo Bombara (Direttore Commerciale attività sportive LeCont ), per capire se ci siano stati problemi di “qualità della gomma”
«Ecco cosa è successo: ci sono due problemi di gomme diversi. Uno è completamente colpa nostra, mentre per l’altro LeCont non c’entra assolutamente niente. Dove abbiamo completamente colpa e abbiamo avuto un problema davvero enorme è quello che concerne i pneumatici anteriori. Un certo quantitativo  - non ancora identificato - di pneumatici anteriori, stimato attorno ai 40-50 pezzi (su 3500 pezzi distribuiti) è in effetti difettoso. Seppure è una piccola percentuale questo ha sicuramente portato un danno mediatico importante in questo fine settimana. Per motivi umani, lavorando si sbaglia, è successo che in produzione le carcasse vengono messe su dei carrelli e per un errore un carrello è stato inquinato con distaccante. In pratica il distaccante è finito sulle carcasse. Il distaccante viene usato normalmente in produzione ed è fondamentale per quando si va a vulcanizzare le gomme, mettendolo all’interno della carcassa con il battistrada sopra e serve e poter estrarre il pneumatico dalla pressa e dallo stampo. 

Tutti gli pneumatici di tutte le marche hanno il distaccante all’interno delle carcasse per estrarre il pneumatico degli stampi. Il problema è che qua il distaccante è stato spruzzato direttamente sulle carcasse dove doveva ancora essere messo il battistrada. Questo errore purtroppo non è stato segnalato (o non è stato nemmeno visto) e quindi queste carcasse sono state successivamente utilizzate da altri operatori che non erano al corrente di quanto successo e hanno messo sopra il battistrada senza sapere nulla del danno che si stava creando. Dall’esterno ovviamente non si riconosce un difetto del genere. Purtroppo il distaccante, come dice la parola stessa, fa il lavoro di distaccare. In questo caso specifico, non ha permesso in fase di vulcanizzazione che il battistrada si fondesse con la carcassa. La cosa peggiore che potrebbe succedere a un pneumatico! Ancora peggio è che non abbiamo nessun modo di sapere e rintracciare le gomme implicate. Il risultato è che abbiamo assistito a una “delaminazione” di almeno 22-23 pneumatici anteriori qui a Cremona. Molti casi si sono verificati nelle prove libere, con conseguenze ridotte per i piloti, ma un bel numero di casi è avvenuto in gara, con conseguente ritiro dei partecipanti. A questo fine si è deciso con la FIA di annullare le super heats per evitare situazioni pericolose. Noi abbiamo rifatto in urgenza la produzione delle nostre gomme anteriori, che era prevista per lunedì, nella giornata di sabato e le abbiamo portate qua in tutta fretta e come avete visto in finale non ci sono stati problemi. 

C’e poi il problema dei “Blister”
Per quanto riguarda invece i “blister” sui pneumatici posteriori noi non ci prendiamo assolutamente nessuna responsabilità e neghiamo che ci siano difetti di pneumatici, anche perché sono gli stessi usati nelle altre gare. Avevamo già segnalato la problematica tre settimane fa, con pneumatici provenienti da Genk. Questi ‘simil blister’ sono provocati da condizioni contingenti e particolari che sono: temperature elevatissime (con conseguente eccessiva gommatura della pista); il fatto che la pista non possieda rettilinei molto lunghi per raffreddare e che praticamente le gomme dal lato sinistro siano costantemente in carico sotto sforzo. Tanto che abbiamo visto giovedì temperature dei pneumatici sotto sforzo di 130 C°, quando di solito non si dovrebbero neanche raggiungere i 100 C°.  A tutto ciò si aggiunge, senza dare assolutamente la colpa alla pista di Cremona, la presenza di cordoli esterni (omologati CIK-FIA) come quelli di Adria. E infatti anche ad Adria si sono visti problemi simili anche con altre marche. Il fatto è che ad Adria c’è più respiro con rettilinei più lunghi. Qui a Cremona la gomma non scende sotto i 130 C° e dunque diventa estremamente sensibile a danneggiarsi. Questi cordoli, in particolare il secondo cordolo dopo la prima curva, se ci si sale sopra con quattro ruote o se addirittura lo si supera diventano delle vere e proprie lame! Un insieme di fattori, caldo e pista, ha portato a condizione al limite per i pneumatici posteriori. Per assurdo, il fatto che si sia gommata così tanto (a favore dei piloti più esperti, magari meno per gli Academy e qualche pilota del KZ2) ha contribuito ad aumentare i danni. I danni però non sono dei veri e propri blister gassosi, ovvero quando delle materie interne migrano in superficie diventando spugnosa. 

Da quello che abbiamo visto noi non c’è nessun blister vero e proprio. Questi sono invece danni meccanici da “strappamento” contro i cordoli o in fase di motricità. In questo per noi le qualità delle gomme non hanno nessuna responsabilità, data invece dalle condizioni di gara. Anche altre marche avrebbero avuto gli stessi problemi con gli pneumatici posteriori in queste condizioni estreme. Ieri abbiamo avuto temperature variabili: fino alle 11 di mattina infatti non ci sono stati problemi con i pneumatici posteriori. Sono tutti iniziati dopo in funzione della temperatura. Il mattino la pista ha infatti 35 C°, che poi salgono a 56 C° per addirittura superare i 60 C°. Davvero condizione d’asfalto abbastanza estreme. Certo, il caldo può capitare, ma se fosse capitato a Sarno non ci sarebbero stati problemi perché le gomme avrebbero avuto modo di raffreddarsi nei rettilinei, cosa che qua non è possibile. Questa non è una critica alla pista, semplicemente siamo capitati in uno dei weekend di giugno più caldi di sempre. Ripeto: colpa nostra per i pneumatici anteriori, tant’è che per ovviare a questo problema abbiamo offerto a tutti i finalisti gomme gratis. Un gesto commerciale indispensabile perché in effetti non tutto ha funzionato come avrebbe dovuto. All’italiano a Franciacorta avevamo avuto pure qualche problema di bilanciatura delle gomme, ma ci ritroviamo in fabbrica anche con una situazione in cui mancano le materie prime e i tempi di lavoro, soprattutto per i giovani operai, a volte sono troppo frenetici per produrre tutte le gomme a cui dobbiamo far fronte per la nostra offerta.»

 

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