La prima volta di Alessio Piccini

- Intervista
Abbiamo intervistato Alessio Piccini, figlio d’arte del pluricampione Alessandro Piccini. A Cremona Alessio è riuscito per la prima volta a salire sul podio di una gara titolata KZ2 Fia Karting e terzo in classifica generale del Campionato Europeo.(M.Boscariol - ©KSP.fr)

Alessio parlaci del weekend di Cremona che ti ha visto sul podio della finale e terzo nel campionato europeo!
Il weekend di Cremona è stato bellissimo! Condizioni della pista sicuramente difficili, con pista super gommata e molto caldo con temperature dell’asfalto altissime. Situazione non facile per i mezzi e per i piloti. Fin dal giovedì siamo andati subito bene nel mio gruppo. Peccato in qualifica che mi sono preso tre centesimi… Magari è cambiata leggermente la condizione della pista, non lo so. Dodicesimo tempo totale, ma ho fatto ad ogni modo il terzo tempo di gruppo. Partivo sempre quarto, dietro a Ebner che nelle manche è andato fortissimo. Nelle manche sono sempre finito o secondo o terzo. In questa pista i sorpassi sono molto difficili e rischiosi e le prestazioni del gruppo erano sempre abbastanza simili, quindi nelle manche non ho osato rischiare. Mi sono tenuto per la domenica. Dopo aver fatto 16 giri in testa ho dovuto però cedere perché Leuillet ne aveva leggermente di più a fine gara. Quando mi ha passato Leuillet mi ha passato anche Bertuca e quindi sono finito terzo. Ad ogni modo sono soddisfatto. La partenza è andata bene.

Voi avete avuto problemi di gomme?
Solo nella prima manche di sabato mattina, con un problema alla gomma posteriore. Avevamo però a disposizione otto gomme per le manche e non le solite sei. Poi hanno deciso di togliere le super heats per i problemi delle gomme. Domenica per fortuna non abbiamo avuto problemi con le gomme nuove, sebbene avessero più grip all’anteriore e questo mi ha un poco penalizzato perché il mio set-up del sabato sera era pensato per quel tipo di gomme. Forse è questo il motivo per cui non sono stato veloce a fine gara tanto quanto Leuillet. Ad ogni modo voglio vedere il bicchiere mezzo pieno!

Parlaci in generale di questo Campionato Europeo appena trascorso
Nel complesso bene, anche perché questo ultimo appuntamento andavamo forte. Poteva andare meglio se a Genk fossimo andati più forte di domenica. A Genk ovviamente le condizioni della pista erano completamente diverse. A Genk si scivolava molto tutti in generale. Io però non ho rimorsi, più di così non si poteva fare. Se però a Genk avessi preso qualche punto in più avrei anche potuto vincere il campionato. Comunque terzo in campionato è un ottimo risultato con i pochi punti di Genk. Il pacchetto telaio-motore ha funzionato di più qua a Cremona con condizioni relativamente più difficili. Per questo sono ancora più contento!

Quanto pesa essere un figlio d’arte di un padre così famoso nel mondo del karting?
Tanto perché tutti si aspettano tanto da te. Certo, ha anche i suoi vantaggi. Se non fossi stato un figlio d’arte probabilmente non avrei nemmeno corso in kart o non sarei arrivato a questi livelli. Se sono arrivato qui è grazie alla passione che mi ha trasmesso il mio babbo e a tutte le persone che mi hanno supportato nella mia crescita. Quest’anno comunque è andata davvero bene. Anche gli altri anni andavamo forte, ma quest’anno sono riuscito a concretizzare di più con meno errori e meno problemi di assetto. Sono contento della squadra perché in Birel si vive in un clima familiare e con un ottimo materiale. I risultati parlano, perché tutti noi di Birel andiamo forte. Ci tengo poi a ringraziare anche TM perché se tutto questo è stato possibile è grazie anche a loro! Certo, ora dobbiamo puntare a vincere! Abbiamo tutte le carte in regola per farlo, sia in KZ2 che in KZ!

Programmi per il futuro?
Fare bene al campionato mondiale di Le Mans! Alla fine si lavora un anno di fila per tre gare importanti: due del campionato europeo e una di campionato del mondo. Il margine di errore è bassissimo e bisogna fare bene, ma non è facile perché il livello di competizione in KZ2 è altissimo. Basta che guardi i distacchi nelle gare! Addirittura nella finale a Cremona i KZ sono andati più piano di noi (forse per le temperature), ma ad ogni modo il livello è altissimo nei primi 7/10, non sbaglia mai nessuno! Forse qualche inesperienza nelle partenze di Lindblad, ma alla fine se guardi il mio compagno di squadra Bertuca che ha solo sedici anni, non ha mai sbagliato una virgola. Il livello per me è più alto che nell’OK. E non saprei dirti se il livello è più alto in KZ2 o in KZ. Per me Leuillet avrebbe vinto anche in KZ.


 

Iscriviti alla Newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime notizie dal mondo del kart!
Follow Us on Facebook