Il valore del Campionato Italiano

- Editoriale
Dopo la prima a Franciacorta anche a Ugento la kermesse tricolore ha registrato numeri da record. Un momento importante per il karting italiano che sembra tornato ai fasti di 20anni fa. Con l’occasione analizziamo il momento positivo che si sta vivendo a livello nazionale e le aspettative finalizzate a risollevare il vivaio e un po’ tutto il comparto nazionale (gcg)

E non è solo una questione di numeri, la competizione titolata a livello nazionale registra un sensibile miglioramento sotto l’aspetto agonistico: il livello della competizione si sta alzando grazie anche alla presenza di piloti titolati. Un comparto ben assortito da team di caratura internazionale con lo sguardo attento delle case costruttrici sempre più interessate a risollevare questa competizione fiore all’occhiello del nostro patrimonio motoristico.

E così come anticipato in esclusiva su Vroom un mesetto fa la decisione di investire sulla motorizzazione OK promossa dalla CIK FIA sotto la spinta di alcuni costruttori rendendo anche la categoria monomarcia rappresentativa del movimento nazionale è la conferma che i tempi sono maturi per far decollare l’ambizioso progetto.
Siamo in attesa della ratifica del Consiglio mondiale FIA del 30 giugno per l’approvazione della proposta CIK riguardo la formula OK National. Mentre per la Junior, la categoria correlata, la FIA ha dato il via libera alle ASN per decidere la migliore soluzione da adottare (carburatore in primis). Nell’occasione la FIA dovrebbe ufficializzare così come avanzato con i piloti della KZN al prossimo mondiale a Le Mans, di istituire già nel 2023, oppure l’anno successivo, una World Cup in concomitanza con il mondiale OK in cui potranno prendere parte i primi 5 o più piloti di ogni campionato nazionale in cui la CIK FIA si farà carico delle spese più importanti: iscrizione, gomme, prove libere.

Mentre per quanto riguarda il movimento nazionale italiano bisognerà attendere un altro mese per conoscere le novità della Commissione Karting Aci Sport presieduta da Raffaele Giammaria.
Con l’introduzione della OKN e la correlata Junior dovrà cambiare l’approccio anche a livello regionale o di zona, allo scopo di dare una logica funzionale all’intera filiera del karting nazionale.
Il ricambio generazionale del settore karting e la selezione che ne scaturisce per impinguare i numeri e il valore della filiera dell’automobilismo è fondamentale. Una visione che torna in auge per una logica da cui non ci si può sottrarre. Una visione così ampia, un puzzle neanche così complicato da costruire, ma da incastonare con intelligenza pezzo dopo pezzo evitando di sbagliare alcuni passaggi ed essere costretti poi a ricominciare.

Ma torniamo al Campionato Italiano, la manifestazione oggi più importante nel panorama nazionale nel rappresentare il nostro vivaio che ancora non si è del tutto ripreso dalla legnata sferrata nel 2007 con l’introduzione del KF e l’esclusione immotivata del 100cc.. L’ASN e il suo neo eletto alfiere Raffaele Giammaria intravisti i tempi maturi del rinnovamento sembrano in procinto di cogliere questa favorevole occasione per dare un sferzata definitiva al movimento con delle iniziative finalizzate a ripristinare un percorso funzionale del filiera del kart, dalla Mini Gr.3 alla OK Senior e Junior, dalla KZN alla KZ2, escludendo ovviamente i trofei di marca che dal prossimo anno dovrebbero riprendere il loro iter con cui sono stati concepiti dalla factory di appartenenza.
La giunta Sportiva intanto ha stabilito la fusione dell’attività Club e Nazionale, quindi con un’unica licenza ad un costo più vicino a quello della vecchia licenza Club. A questo proposito anche gli pneumatici dovrebbero essere gli stessi per disputare le gare di Zona e quelle di Campionato Italiano.

Un cenno spetta anche alle tante e belle piste dislocate sul nostro bel Paese. Il calendario di quest’anno è stato ben concepito e il risultato lo si vede. Ugento, sebbene all’estremo Sud dello Stivale rimane una tappa accattivante così ben posizionata in una cornice attrattiva a livello turistico tra le più quotate. E non è solo il bel mare a fare la differenza o le strutture alberghiere, sicuramente un surplus da non sottovalutare, ma il patrimonio degli impianti in Italia implica soprattutto una migliore selezione di piloti che devono dimostrarsi capaci nell’affrontare determinati tracciati, tecnicamente più impegnativi e formativi. E Ugento è uno di questi. Ecco perché ci si aspetta una rivalutazione delle varie zone per dare il giusto stimolo affinché le nostre piste tornino a funzionare accentrando il movimento regionale o di zona.

Vi terremo aggiornati appena la Commissione karting a fine luglio renderà ufficiale le nuove disposizioni per il 2023

classifiche

 

Iscriviti alla Newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime notizie dal mondo del kart!
Follow Us on Facebook