Vettel: non ‘uno fra i tanti’

- Primo Piano
Sebastian dice stop e lo fa nel suo momento di massima credibilità sportiva e personale. Gli ultimi anni ci hanno mostrato un pilota molto “aperto”, in un mondo molto “chiuso”… (F.M.)

Presentarlo come un 4 volte Campione del Mondo di F1 suona forse un po’ fuori tempo perché Vettel è uno di quei casi in cui l’evoluzione del personaggio, rispetto agli inizi della carriera (quelli in cui ha raccolto i titoli per cui sarà negli annali del Motorsport) c’è stata e si è fatta sentire. Assimilabile alla generazione di Lewis Hamilton (ha solo due anni in meno), Seb è appunto insieme al 7 volte Campione del Mondo una delle poche figure che nell’ambiente della Formula 1, specie negli ultimi anni, che non si è mai trattenuta dall’esprimere la propria opinione – anche e specialmente quando questa poteva portare ad una seria riflessione.

Su queste pagine gli abbiamo dato spazio soprattutto quando si è espresso sul nostro specifico mondo. Memorabili le sue parole nel 2019: «Nico (Rosberg n.d.r.) e io ci divertivamo a fare kart e a correre l'uno contro l'altro. Ma se ci trovassimo a farlo oggi, penso che la nostra carriera si sarebbe fermata abbastanza presto, perché semplicemente non avremmo soldi in tasca per farlo!» Chi pensa che queste siano banalità facili da esprimere in una conferenza stampa farebbe bene a ricordare che il Tedesco si espresso su una globalità di argomenti che in maniera più o meno tangibile fanno parte del Motorsport, e i suoi toni – sempre rimanendo al di fuori delle polemiche e della sterile ricerca di pubblicità – e mai nessuno ha potuto contraddirlo in maniera seria e comprovata, che si trattasse di inquinamento, diritti umani o ‘deriva commerciale’ dello sport. Vettel è una delle poche figure che in uno sport in costante crisi con le sue contraddizioni è riuscito a far convivere una grande passione con una visione accurata e oggettiva della realtà, da cui troppo spesso i motori da corsa perdono il contatto. I titoli Mondiali da giovanissimo, la lunga storia in Ferrari con quel Mondiale mai arrivato e la sfida raccolta in questo due anni con Aston Martin ci restituiscono un quadro completo di un pilota che arrivato in Formula 1 praticamente adolescente, ne è uscito come un uomo completo, sotto tutti i punti di vista.

In conclusione, per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che Vettel fu un kartista di ottimo livello, soprattutto in Junior: un Campionato Europeo in quella che ora si chiama OKJ nel 2001 e un 6° posto sempre nell’Europeo l’anno dopo in ICA (ora OK) e il primo in assoluto pilota supportato da Red Bull a compiere l’intera trafila dal kart al Mondiale di Formula 1 (per ora l’unico insieme a Verstappen, tra molti altri che con quella livrea invece non hanno ottenuto i risultati sperati). Buon proseguimento Sebastian, qualunque cosa tu decida di fare dopo….

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