Più che del discusso finale di gara, ci piace focalizzarci sul debutto più che positivo, a lungo auspicato, di uno dei migliori piloti della sua generazione - un grande kartista - Nyck De Vries. Difficile, a questo punto, negargli un volante per la prossima stagione. (F.M.)
Più volte negli ultimi anni abbiamo sottolineato come l’Olandese fosse uno dei piloti che, a conti fatti, in base al proprio percorso da pilota professionista, meritasse un posto in Formula 1. Lo abbiamo ribadito alla fine del 2021, quando sembrava che fosse fatta per un posto in Williams ma i vertici del team non osarono preferirlo al più ‘esperto’ Albon. Non si può negare che il Thailandese ex rampollo di Red Bull abbia fatto bene fin qui ma siamo contenti che il destino abbia voluto ridare a Nyck una di quelle opportunità storiche e che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) cambiare la sua storia: un ricovero improvviso del pilota titolare che libera un posto in griglia al sabato mattina precedente uno dei GP più rappresentativi che esistano, non ce ne vogliano Abu Dhabi o il parcheggio dello stadio di Miami, ma Monza è e rimane una leggenda del Motorsport e debuttare a Monza non è un debutto qualunque. Un grande debutto, se guardiamo alla performance di Nyck nei due giorni del weekend Brianzolo – già, perché lui al venerdì ha girato per “contratto” con un’altra auto (l’Aston Martin) e senza sapere che al mattino dopo sarebbe stato titolare per un altro team – non ha deluso. Veloce quanto il compagno dopo essere appena salito in auto, al pomeriggio si è guadagnato senza problemi la Q2 e, complice qualche penalità degli altri piloti, si è trovato a scattare 8° nel suo primo GP in carriera. In gara non ha compiuto errori al via e se togliamo un “rimprovero” preso dalla direzione gara per una manovra in regime di safety car (abbonatagli perché si trattava del primo GP e si è ragionevolmente ritenuto che il pilota potesse non essere così avvezzo al regolamento relativo alle distanze minime nel regime di Safety Car n.d.r…) è stato perfetto nel resistere agli attacchi di Zhou e a sfruttare bene scie e DRS e ha portato due preziosissimi punti al suo Team con un 9° posto più che meritato. Forse il 1991 è troppo lontano e in pochi ricordano del Briatore che corre a Londra per parlare con Jordan e il manager di Michael Schumacher all’indomani di SPA (dove il tedesco, in sostituzione di Gachot, fece capire di che pasta era fatto..) per mettere sulla sua Benetton già dalla gara dopo il futuro 7 volte Campione del Mondo, ma con un’estate passata a seguire “il caso Piastri”, con un Team Alpine che si dice pronto a valutare fino a 14 piloti per il proprio sedile 2023, a noi che De Vries possa rimanere senza un volante anche l’anno prossimo sembra un’assurdità ben più grande di un finale di gara sotto safety car.
Se volete conoscere i trascorsi di Nyck De Vries nel karting, ne abbiamo parlato qui: https://www.vroomkart.it/news/40263/sliding-doors-nyck-de-vries
Se volete conoscere i trascorsi di Nyck De Vries nel karting, ne abbiamo parlato qui: https://www.vroomkart.it/news/40263/sliding-doors-nyck-de-vries