Il regolamento tecnico nazionale karting 2023 è stato deliberato e, con esso, sono stati stabiliti i pesi minimi delle varie categorie
Premessa: con la velocità, la massa di un oggetto tende ad aumentare (lo dice la teoria della relatività di Einstein, non il vostro affezionatissimo giornalista rompiballe) e, con essa, aumenta il rischio di danni che possono essere causati in un incidente. Fatto nostro questo concetto base, analizziamo il regolamento tecnico nazionale karting 2023. Leggendolo non si può fare a meno di restare basiti di fronte a certe scelte.
Già negli anni scorsi abbiamo analizzato il peso minimo regolamentare in relazione al peso dei piloti e abbiamo constatato che il 90% dei partecipanti era costretto a montare almeno 5 kg di zavorra sul proprio kart e che il 50% vedeva aumentare questo peso fino a 10 kg. Chi risponde “5 kg non cambiano nulla” non capisce, purtroppo per lui, che a 100 km/h o a 150 km/h quei 5 kg generano una massa tale da poter essere una seria discriminante per la sicurezza. Tecnicamente è inaccettabile che, nel 21esimo secolo, un kart monomarcia abbia un peso minimo di 70 kg e un KZ sfiori i 100 kg, ma è altrettanto vero che ACI Sport è andata ben oltre.
Analizziamo ad esempio le categorie OK Nazionali: rispetto alle categorie CIK FIA le OK nostrane pesano 5 kg in più: 145 in luogo dei 140 per la Junior e 150 in luogo dei 145 per la OK-N. Ora, sarete d’accordo con noi, sarebbe interessante capire la ragione di questa scelta. Va bene che noi siamo il Paese del buon cibo e della buona cucina, ma siamo anche il Paese in cui l’altezza media è inferiore a quella delle nazioni del nord Europa. Che senso ha mettere 5 kg in più rispetto alla omologa categoria internazionale? Vogliamo essere inclusivi? Nella OKJ-N corrono i ragazzi fino ai 14 anni. Facendo 2 conti un ragazzo di 14 anni, un atleta (perché un pilota è un atleta!), che pesa 75 kg deve essere alto 1 metro e 85 cm. Ora, con tutta l’inclusione buonista di questo mondo, uno che a 14 anni è alto 1 metro e 85 probabilmente sarà 1 su 100 (a dir poco), gli altri saranno tutti più bassi e leggeri. Stesso discorso, mutatis mutandis, si può fare per la OK-N.
Dove rasentiamo il ridicolo, però, è nelle categorie storiche.
Per gli storici senza cambio di velocità, ovvero i 100, il peso minimo previsto è di 150 kg. Un 100 pesa abbondantemente meno di 70 kg e, anche in questo caso, 5/10 kg di troppo ci sono. Stesso discorso per la 125 cc storica, con un peso minimo di 180 kg.
A nostro parere la volontà di includere piloti molto avanti col peso, che rappresentano una minoranza, costringe la maggior parte degli altri a dover caricare zavorra. Il karting, come l’equitazione, il basket e tanti altri sport, è fatto per persone con caratteristiche fisiche determinate. Fernando Alonso non sarebbe mai stato un gran giocatore di basket, diciamola tutta. Se vuoi fare il pilota, devi essere un atleta in forma smagliante. Chi non lo è, deve provvedere. Ma per includere una percentuale minima di piloti sovrappeso non si può condannare ¾ dello schieramento di partenza a caricare 5/10 kg di piombo che, oltre al caso dell’incidente, incidono anche sulla salute dei meccanici e dei piloti ogni volta che si deve alzare e abbassare il kart dal carrello.
Il rimedio? Semplice: fare una statistica del peso dei piloti e dei kart, separato, a livello nazionale. Capire quanta zavorra carica l’80% dei partenti e, in base a questa, abbassare il peso minimo. Sicuramente si venderanno meno “accessori” inutili, i kart avranno meno fronzoli, ma l’obiettivo dovrebbe essere proprio quello di riuscire ad abbassare il peso per aumentare la sicurezza dei mezzi che, ad oggi, sembrano più delle monoposto che dei kart. Chi sarà in sovrappeso… pazienza! C’è la dieta! Comunque bisogna ricordare che la storia del karting è piena di piloti in sovrappeso che tenevano dietro i mingherlini. Ronnie Peterson pesava oltre 10 kg più dei suoi avversari, eppure vinceva ogni domenica. L’importante è avere il piede pesante.
Già negli anni scorsi abbiamo analizzato il peso minimo regolamentare in relazione al peso dei piloti e abbiamo constatato che il 90% dei partecipanti era costretto a montare almeno 5 kg di zavorra sul proprio kart e che il 50% vedeva aumentare questo peso fino a 10 kg. Chi risponde “5 kg non cambiano nulla” non capisce, purtroppo per lui, che a 100 km/h o a 150 km/h quei 5 kg generano una massa tale da poter essere una seria discriminante per la sicurezza. Tecnicamente è inaccettabile che, nel 21esimo secolo, un kart monomarcia abbia un peso minimo di 70 kg e un KZ sfiori i 100 kg, ma è altrettanto vero che ACI Sport è andata ben oltre.
Analizziamo ad esempio le categorie OK Nazionali: rispetto alle categorie CIK FIA le OK nostrane pesano 5 kg in più: 145 in luogo dei 140 per la Junior e 150 in luogo dei 145 per la OK-N. Ora, sarete d’accordo con noi, sarebbe interessante capire la ragione di questa scelta. Va bene che noi siamo il Paese del buon cibo e della buona cucina, ma siamo anche il Paese in cui l’altezza media è inferiore a quella delle nazioni del nord Europa. Che senso ha mettere 5 kg in più rispetto alla omologa categoria internazionale? Vogliamo essere inclusivi? Nella OKJ-N corrono i ragazzi fino ai 14 anni. Facendo 2 conti un ragazzo di 14 anni, un atleta (perché un pilota è un atleta!), che pesa 75 kg deve essere alto 1 metro e 85 cm. Ora, con tutta l’inclusione buonista di questo mondo, uno che a 14 anni è alto 1 metro e 85 probabilmente sarà 1 su 100 (a dir poco), gli altri saranno tutti più bassi e leggeri. Stesso discorso, mutatis mutandis, si può fare per la OK-N.
Dove rasentiamo il ridicolo, però, è nelle categorie storiche.
Per gli storici senza cambio di velocità, ovvero i 100, il peso minimo previsto è di 150 kg. Un 100 pesa abbondantemente meno di 70 kg e, anche in questo caso, 5/10 kg di troppo ci sono. Stesso discorso per la 125 cc storica, con un peso minimo di 180 kg.
A nostro parere la volontà di includere piloti molto avanti col peso, che rappresentano una minoranza, costringe la maggior parte degli altri a dover caricare zavorra. Il karting, come l’equitazione, il basket e tanti altri sport, è fatto per persone con caratteristiche fisiche determinate. Fernando Alonso non sarebbe mai stato un gran giocatore di basket, diciamola tutta. Se vuoi fare il pilota, devi essere un atleta in forma smagliante. Chi non lo è, deve provvedere. Ma per includere una percentuale minima di piloti sovrappeso non si può condannare ¾ dello schieramento di partenza a caricare 5/10 kg di piombo che, oltre al caso dell’incidente, incidono anche sulla salute dei meccanici e dei piloti ogni volta che si deve alzare e abbassare il kart dal carrello.
Il rimedio? Semplice: fare una statistica del peso dei piloti e dei kart, separato, a livello nazionale. Capire quanta zavorra carica l’80% dei partenti e, in base a questa, abbassare il peso minimo. Sicuramente si venderanno meno “accessori” inutili, i kart avranno meno fronzoli, ma l’obiettivo dovrebbe essere proprio quello di riuscire ad abbassare il peso per aumentare la sicurezza dei mezzi che, ad oggi, sembrano più delle monoposto che dei kart. Chi sarà in sovrappeso… pazienza! C’è la dieta! Comunque bisogna ricordare che la storia del karting è piena di piloti in sovrappeso che tenevano dietro i mingherlini. Ronnie Peterson pesava oltre 10 kg più dei suoi avversari, eppure vinceva ogni domenica. L’importante è avere il piede pesante.