Nell’incontro del 19 ottobre 2022 tenutosi a Londra, tra le altre cose, il FIA World Motor Sport Council ha deciso, sulla base dei suggerimenti della International Karting Commission, di creare un ranking mondiale che classifichi i piloti sulla base dei risultati conseguiti nell’ambito di competizioni ritenute idonee.
E’ stato definito “un sistema di punteggio monitorato attraverso l'elaborazione tramite software dei risultati delle gare”. La classifica digitale aggregherà i risultati di gare svolte nei vari continenti e ritenute idonee ad assegnare un punteggio.
Il sistema ideato dalla FIA mira in qualche modo ad ‘unificare’ l'intera comunità agonistica del karting a livello Mondiale oltre che a semplificare le attività e il sistema dei risultati. Terrà conto di tutti i livelli di competizione dai Campionati Mondiali FIA fino agli eventi nazionali e, come viene sottolienato del comunicato ufficiale, fungerà anche da strumento di sicurezza per stabilire il livello di esperienza di un pilota e valutarne quindi l’idoneità al prendere parte a determinate competizioni. “In base al numero di punti – recita il comunicato - la FIA potrà accertare se un pilota ha un livello di esperienza sufficiente per passare alle categorie successive".
Il sistema del Ranking sembra una buona idea, può avere un senso ed è uno standard in molti altri sport, si pensi al Tennis. La sua adozione ci darà modo di parlarne e sarà la pista a decretarne l’efficacia. Detto questo, la prima riflessione che ci viene spontanea è che all’attuale “sistema Karting” una trovata di questo tipo aggiunga poco o meglio: dal punto di vista dell’esperienza, i piloti – per quanto giovani – che arrivano alle categoria OK per esempio, hanno comunque molti anni di esperienza nella Minikart che è ormai anch’essa una categoria semi-professionistica e quindi la valutazione sull’esperienza sembra superflua. In quanto al punteggio e ad eventuali graduatorie, sarebbe bello capire se e come il mondo dei Trofei Monomarca (alcuni dei quali molto competitivi e spesso fucina di talenti quanto o più delle serie più blasonate) verrà inserito nel sistema di attribuzione dei ‘punti’. Il contesto nel quale un giovane e forte pilota locale partecipi come “wild card” per esempio ad una prova Mondiale o ad una prova di Campionato Europeo – magari sfruttando appunto un alto punteggio ottenuto nel Ranking - pare ancora lontano, anche se è di fatto quello che un’idea come quella appena approvata potrebbe nel tempo portare. Tutto questo, unito al lancio delle nuove categorie OK-N , potrebbe costituire un primo passo: staremo a vedere.
Il sistema ideato dalla FIA mira in qualche modo ad ‘unificare’ l'intera comunità agonistica del karting a livello Mondiale oltre che a semplificare le attività e il sistema dei risultati. Terrà conto di tutti i livelli di competizione dai Campionati Mondiali FIA fino agli eventi nazionali e, come viene sottolienato del comunicato ufficiale, fungerà anche da strumento di sicurezza per stabilire il livello di esperienza di un pilota e valutarne quindi l’idoneità al prendere parte a determinate competizioni. “In base al numero di punti – recita il comunicato - la FIA potrà accertare se un pilota ha un livello di esperienza sufficiente per passare alle categorie successive".
Il sistema del Ranking sembra una buona idea, può avere un senso ed è uno standard in molti altri sport, si pensi al Tennis. La sua adozione ci darà modo di parlarne e sarà la pista a decretarne l’efficacia. Detto questo, la prima riflessione che ci viene spontanea è che all’attuale “sistema Karting” una trovata di questo tipo aggiunga poco o meglio: dal punto di vista dell’esperienza, i piloti – per quanto giovani – che arrivano alle categoria OK per esempio, hanno comunque molti anni di esperienza nella Minikart che è ormai anch’essa una categoria semi-professionistica e quindi la valutazione sull’esperienza sembra superflua. In quanto al punteggio e ad eventuali graduatorie, sarebbe bello capire se e come il mondo dei Trofei Monomarca (alcuni dei quali molto competitivi e spesso fucina di talenti quanto o più delle serie più blasonate) verrà inserito nel sistema di attribuzione dei ‘punti’. Il contesto nel quale un giovane e forte pilota locale partecipi come “wild card” per esempio ad una prova Mondiale o ad una prova di Campionato Europeo – magari sfruttando appunto un alto punteggio ottenuto nel Ranking - pare ancora lontano, anche se è di fatto quello che un’idea come quella appena approvata potrebbe nel tempo portare. Tutto questo, unito al lancio delle nuove categorie OK-N , potrebbe costituire un primo passo: staremo a vedere.