Danilo Rossi, impegnati e soddisfatti

- Primo Piano
Abbiamo avuto modo di parlare direttamente con Danilo Rossi, patron dell’omonimo team costruttore di kart, in merito alla stagione che sta per concludersi.

Danilo parlaci di questa vostra stagione che sta per terminare
Questo è stato un anno veramente pieno perché noi come DR abbiamo partecipato alle gare internazionali CIK-FIA nella categoria KZ, oltre che al WSK e alle gare internazionali come le Industrie e varie altre. Poi ci siamo impegnati anche nel Campionato Italiano e nella IAME Series con alcune gare. Come vedi un’agenda molto piena! Quest’anno rispetto agli altri anni ci siamo dedicati di più nella Mini, sia con piloti nuovi che con piloti già più esperti e siamo andati abbastanza bene per quanto riguardo la prestazione. Nel discorso KZ sono altresì contento e soddisfatto della nostra prestazione: al mondiale KZ siamo partiti dietro, ma siamo riusciti a vincere due o tre batterie. Abbiamo ottenuto anche un podio nella WSK! Vittorie purtroppo non ci sono state a livello internazionale, ma in giro per il mondo i nostri telai hanno vinto tante gare in tante categorie.

Cosa hai in serbo per la prossima stagione?
Il calendario sarà ancora bello pieno. Ci saranno le nuove categorie OKN e OKJN che rimpiazzeranno l’X30 nel Campionato Italiano. Ci sono tante ASN che stanno spingendo per questa nuova categoria, vediamo che posizione prenderà sul mercato! Gli impegni nostri saranno sempre rivolti al WSK, al Campionato Italiano e al circuito di gare CIK-FIA, che dal prossimo anno vogliamo affrontare anche con le categorie OK-OKJ.

Cosa ne pensi a proposito della nuova categoria OK-N?
È una nuova categoria a livello nazionale che per me permette ai piloti di avvicinarsi a quella che può essere una categoria internazionale come la OK-OKJ. Il senso e la mia interpretazione di questa novità è questa: oggi, un ragazzo che corre in un campionato nazionale con un monomarca e poi decide di fare una gara del campionato del mondo o una gara internazionale si ritrova in una realtà completamente diversa. Invece con questa categoria si crea un legame più prossimo tra il livello nazionale e quello internazionale. Noi ci troviamo a correre in Italia nel WSK con un parco piloti per la maggior parte stranieri, ma ci sono tanti piloti nazionali che passano dai campionati nazionali a campionati europei e mondiali che si ritrovano con prodotti totalmente diversi. Bisognava in qualche modo diminuire questo svantaggio.

Come vedi il mercato nazionale e internazionale oggi nel karting?
Noi è da tanti anni che siamo dedicati di più all’estero, sia come commercio che come punti rivenditori. In Italia siamo presenti, ma con una copertura non in una maniera così esaustiva. Stiamo crescendo anche a livello italiano, anche perché partecipando ai campionati monomarca e al Campionato Italiano l’interesse verso di noi è cresciuto. Però, ripeto, all’estero al momento siamo ancora più presenti rispetto all’Italia.

 

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