Prende il via il prossimo weekend, sul circuito di Spielberg (Austria), la nuova serie ideata per promuovere nel professionismo le ragazze più veloci del Motorsport, con l’obiettivo di vedere presto una fra loro nientemeno che in Formula 1.
Il presupposto su cui si basa la serie è quello di dare alle ragazze una piattaforma agonistica nella quale crescere e maturare l’esperienza necessaria per competere ai livelli più alti del Motorsport. Alle ragazze sarà fornito un livello di preparazione tecnica, mentale e fisica di assoluto livello. Più tempo in pista, più gare, più test, stando al comunicato ufficiale di lancio della serie da parte dell’organizzatore. Le monoposto in pista per la stagione 2023 saranno le Tatuus T-421 con un nuovo set aerodinamico, con nuove ali anteriori e posteriori che daranno alle vetture un aspetto più simile a quello delle Formula 1 dell’ultimo biennio 2022-2023. La casa italiana ha messo a disposizione dei 5 Team (Campos, MP, ART GP, Rodin e PREMA) l’ormai collaudato pacchetto tecnico composto dal telaio della seconda generazione di Formula 4, dal motore Abarth preparato da Autotecnica Motori e dagli pneumatici Pirelli. Per tutti coloro che, nel rivolgere attenzione a questo nuovo Campionato, hanno pensato a che fine abbia fatto la W Series, l’unico vero Campionato recente dedicato a piloti di sesso femminile, ecco un breve riassunto di cosa hanno in comune e in cosa differiscono i due Campionati. Quali differenze tra F1 Academy e W Series?
Partiamo dalle due principali differenze, ovvero la categoria delle monoposto utilizzate e la modalità di selezione dei partecipanti, con l'introduzione dei team privati.
Le auto
La Serie W utilizzava vetture di Formula Regional, categoria che si colloca tra Formula 4 e Formula 3 nella piramide delle monoposto propedeutiche alla Formula 1. Nello specifico, la vettura utilizzata era una Tatuus T-318 (650 kg con pilota) spinta da un Motore turbo Alfa Romeo 1750cc preparato da Autotecnica Motori, capace di erogare 270 cv. La F1 Academy, invece, utilizzerà le monoposto di Formula 4, ovvero la categoria entry-level aperta ai quindicenni che vogliono passare dai kart alle auto. La Casa costruttrice scelta è sempre la Tatuus, con il modello T-421 (570 kg compreso il pilota), mentre il propulsore, in questo caso, è un Abarth turbocompresso da 1400cc, preparato sempre da Autotecnica Motori, capace di erogare 185 CV. In parole semplici quindi, una ragazza che ha partecipato alla W Series nel 2022, approdando in F1 Academy, fa un passo indietro, tornando in una categoria inferiore. La scelta di utilizzare le monoposto di Formula 4, però, apre il mercato alle ragazze più giovani, visto che, come detto, la categoria è aperta alle quindicenni, mentre per gareggiare in Formula Regional bisogna averne 16. L'F4 è anche più leggera e meno potente di una Regional, il che può fare molto per limitare qualsiasi divario nella forza fisica, che pure in questa fase può essere un’eventualità.
La selezione
L'altra grande differenza riguarda i criteri di selezione delle ragazze. Per accedere alla W Series, le ragazze pilota hanno dovuto affrontare una serie di livelli di selezione. In vista della stagione 2022, per fare un esempio concreto, un gruppo di ragazze è stato valutato in un test con una monoposto di Formula 4. Le migliori sono stati poi invitate a Barcellona, per provare per la prima volta la Formula Regional Tatuus. Una seconda selezione è avvenuta in Spagna, e le ragazze prescelte sono così approdate in campionato insieme a quelle confermate delle stagioni precedenti. La W Series era riservata a 18 piloti, che correvano gratuitamente. Anche la F1 Academy sarà a numero chiuso, essendo riservata a 15 ragazze. Queste, però, non saranno scelte dall'organizzatore ma si sono accordate con uno dei cinque team selezionati da Bruno Michel, già patron di Formula 2 e Formula 3. Il promotore francese, incaricato dalla Formula 1 di gestire la nuova categoria, come detto in apertura ha scelto cinque squadre delle due massime serie, che schiereranno ciascuna tre monoposto. Si tratta di ART Grand Prix, Campos, MP Motorsport, Prema e Rodin Carlin, alcuni dei team più blasonati delle formule propedeutiche. Formula 1 finanzierà parte del budget, mentre le ragazze dovranno coprire la restante parte di circa 150.000 euro.
Quali prospettive per chi corre in F1 Academy?
La W Series è stata una svolta nel motorsport e poche categorie di monoposto hanno raccolto lo stesso interesse e visibilità, considerando anche i weekend di gara concomitanti con la F1. Tuttavia, se c'è un prima e un dopo W Series, va detto che la serie non ha mai realmente lanciato alcun pilota. Jamie Chadwick ha dominato in lungo e in largo durante le tre stagioni della serie, ma non ha mai ricevuto il supporto inizialmente promesso per approdare in Formula 3, dovendo andare autonomamente a cercare negli USA uno sponsor che le permettesse di salire di categoria e approdare a Indy NXT (l'equivalente della Formula 2 europea).
Solo il tempo dirà se la F1 Academy riuscirà nell'operazione di portare una ragazza nella massima serie. Confrontando l’età media delle ragazze con quella dei piloti della F2 (19 anni), questa è oggi più alta, anche se il fattore età in passato non ha fermato Maria De Villotta e Susie Wolff, tra le ultime donne a entrare in Formula 1 come tester. Wolff è stata l'ultima pilota a guidare in un weekend di Formula 1 (nelle Prove Libere 1 del Gran Premio di Silverstone 2015) e aveva 31 anni quando ha esordito alla guida di una monoposto nella massima serie, quasi il doppio dei 17 anni di Max Verstappen. Le perplessità di fronte alla nuova proposta FIA per mettere fine ad uno dei più grandi tabù della storia della Formula 1 (un pilota vincente di sesso femminile) sono legittime, ma la curiosità per un laboratorio sportivo che dichiara un obiettivo così specifico è comunque molta: staremo a vedere.
Partiamo dalle due principali differenze, ovvero la categoria delle monoposto utilizzate e la modalità di selezione dei partecipanti, con l'introduzione dei team privati.
Le auto
La Serie W utilizzava vetture di Formula Regional, categoria che si colloca tra Formula 4 e Formula 3 nella piramide delle monoposto propedeutiche alla Formula 1. Nello specifico, la vettura utilizzata era una Tatuus T-318 (650 kg con pilota) spinta da un Motore turbo Alfa Romeo 1750cc preparato da Autotecnica Motori, capace di erogare 270 cv. La F1 Academy, invece, utilizzerà le monoposto di Formula 4, ovvero la categoria entry-level aperta ai quindicenni che vogliono passare dai kart alle auto. La Casa costruttrice scelta è sempre la Tatuus, con il modello T-421 (570 kg compreso il pilota), mentre il propulsore, in questo caso, è un Abarth turbocompresso da 1400cc, preparato sempre da Autotecnica Motori, capace di erogare 185 CV. In parole semplici quindi, una ragazza che ha partecipato alla W Series nel 2022, approdando in F1 Academy, fa un passo indietro, tornando in una categoria inferiore. La scelta di utilizzare le monoposto di Formula 4, però, apre il mercato alle ragazze più giovani, visto che, come detto, la categoria è aperta alle quindicenni, mentre per gareggiare in Formula Regional bisogna averne 16. L'F4 è anche più leggera e meno potente di una Regional, il che può fare molto per limitare qualsiasi divario nella forza fisica, che pure in questa fase può essere un’eventualità.
La selezione
L'altra grande differenza riguarda i criteri di selezione delle ragazze. Per accedere alla W Series, le ragazze pilota hanno dovuto affrontare una serie di livelli di selezione. In vista della stagione 2022, per fare un esempio concreto, un gruppo di ragazze è stato valutato in un test con una monoposto di Formula 4. Le migliori sono stati poi invitate a Barcellona, per provare per la prima volta la Formula Regional Tatuus. Una seconda selezione è avvenuta in Spagna, e le ragazze prescelte sono così approdate in campionato insieme a quelle confermate delle stagioni precedenti. La W Series era riservata a 18 piloti, che correvano gratuitamente. Anche la F1 Academy sarà a numero chiuso, essendo riservata a 15 ragazze. Queste, però, non saranno scelte dall'organizzatore ma si sono accordate con uno dei cinque team selezionati da Bruno Michel, già patron di Formula 2 e Formula 3. Il promotore francese, incaricato dalla Formula 1 di gestire la nuova categoria, come detto in apertura ha scelto cinque squadre delle due massime serie, che schiereranno ciascuna tre monoposto. Si tratta di ART Grand Prix, Campos, MP Motorsport, Prema e Rodin Carlin, alcuni dei team più blasonati delle formule propedeutiche. Formula 1 finanzierà parte del budget, mentre le ragazze dovranno coprire la restante parte di circa 150.000 euro.
Quali prospettive per chi corre in F1 Academy?
La W Series è stata una svolta nel motorsport e poche categorie di monoposto hanno raccolto lo stesso interesse e visibilità, considerando anche i weekend di gara concomitanti con la F1. Tuttavia, se c'è un prima e un dopo W Series, va detto che la serie non ha mai realmente lanciato alcun pilota. Jamie Chadwick ha dominato in lungo e in largo durante le tre stagioni della serie, ma non ha mai ricevuto il supporto inizialmente promesso per approdare in Formula 3, dovendo andare autonomamente a cercare negli USA uno sponsor che le permettesse di salire di categoria e approdare a Indy NXT (l'equivalente della Formula 2 europea).
Solo il tempo dirà se la F1 Academy riuscirà nell'operazione di portare una ragazza nella massima serie. Confrontando l’età media delle ragazze con quella dei piloti della F2 (19 anni), questa è oggi più alta, anche se il fattore età in passato non ha fermato Maria De Villotta e Susie Wolff, tra le ultime donne a entrare in Formula 1 come tester. Wolff è stata l'ultima pilota a guidare in un weekend di Formula 1 (nelle Prove Libere 1 del Gran Premio di Silverstone 2015) e aveva 31 anni quando ha esordito alla guida di una monoposto nella massima serie, quasi il doppio dei 17 anni di Max Verstappen. Le perplessità di fronte alla nuova proposta FIA per mettere fine ad uno dei più grandi tabù della storia della Formula 1 (un pilota vincente di sesso femminile) sono legittime, ma la curiosità per un laboratorio sportivo che dichiara un obiettivo così specifico è comunque molta: staremo a vedere.