A Cremona con Spino Project: OKN avanti tutta!

- Primo Piano
Questo weekend a Cremona si è svolta la prima tappa del Campionato Italiano ACI Karting. Noi abbiamo avuto il piacere di seguirla direttamente dall’interno del Team Spino Project di Marino Spinozzi. Ovviamente non potevamo che parlare di OKN/OKNJ. (mb)

Inutile negare che questa prima gara di Campionato Italiano di Cremona è stato il vero banco di prova per la nuova categoria OKN/OKN-J. Oltre che a vedere da bordo pista le gare della nuova categoria abbiamo anche avuto modo di parlare a fondo di questa importante novità nel panorama kartistico con Marino Spinozzi e i piloti OKN del team Spino Project.

Marino che differenza noti in termini di guidabilità (da ex kartista professionista e da team manager) tra un kart con la frizione come un X30 e un OKN?
L’OKN è sicuramente una categoria che mi piace più dei monomarca, ma sarà perchè io sono della “vecchia scuola” e ho sempre corso con i kart a Presa diretta, senza frizione. Secondo me è un kart più funzionale perché devi guidare più pulito. Non puoi far scendere il motore sotto un certo regime di giri perché altrimenti non esci più dalle curve. Devi trovare inoltre un buon compromesso tra il rapporto lungo e il rapporto corto. È più complicata e selettiva, anche perché la frizione ti permette di ripartire in caso di errore, mentre con il Presa diretta il kart ti si spegne. Per chi si approccia per la prima volta a questo tipo di motori potrebbe rimanere sconvolto, soprattutto con la pista bagnata, perché il pensiero fisso è che “se mi giro non riuscirò a ripartire”. Certo con un po’ di esperienza si impara a rimetterselo in moto da soli il kart, ma tendenzialmente nell’OKN non ci sono ovviamente professionisti come in OK. I ragazzi stanno ancora scoprendo la categoria in questi mesi, ma la categoria piace a tutti! L’ingresso di curva è comunque abbastanza simile ai kart con la frizione, la differenza sta tutta in uscita e in percorrenza.

Cosa ne pensi dei distacchi sull’ordine di un solo secondo tra OKN e OKN-J?
I distacchi sono molto risicati perché c’è molta differenza di peso. Più o meno il distacco è un decimo a kg. Fai il conto te su 10/15 kg di differenza.

Per assurdo un “multimarca” come l’OKN può essere più alla pari di un monomarca come IAME/ROK?
Secondo me sì, perché con la preparazione libera dei motori tutti i preparatori possono lavorarci su per dare il massimo per arrivare davanti. Questo meccanismo di competizione mette in lotta le varie case costruttrici, costringendoli a produrre spesso qualcosa di nuovo. Si arriverà forse a un punto in cui un determinato motore andrà più forte di 1-2 decimi, ma la differenza è che in alcuni monomarca invece esiste SOLAMENTE UN preparatore che va molto forte e il resto è indietro di parecchio. Capita spesso che nei monomarca alcuni piloti vincono con un preparatore, mentre con un altro arrivano indietro. Nei monomarca il motore poi non si dovrebbe nemmeno toccare… Quando un solo team o preparatore va forte c’è qualcosa di strano. Il monomarca era pensato per il papà che compra il motore, lo mette sul telaio e va in pista senza troppi problemi. Ora il discorso è snaturato.

Vedi una buona qualità di piloti nella OKN?
Per ora è leggermente più bassa, ma la categoria è appena iniziata. Inoltre è anche giusto che sia così. L’OKN è proprio un’alternativa alla professionalità dell’OK. Adesso è una bellissima categoria proprio perché i piloti dell’OK non ci vengono a correre! Semmai il target a cui deve puntare questa categoria sono i piloti che ora corrono nei monomarca come X30 e ROK. Nessuno credeva a questa categoria, ma il numero di iscritti di questa prima gara lascia ben sperare, sebbene è vero che sia la prima gara e che siamo al Nord. Però diciamolo, alcuni si aspettavano solo una decina di piloti…

Se c’è un risparmio in questa categoria, dov’è questo risparmio?
Quando si parla di risparmio di motori o di categorie volte al risparmio io non ci credo molto. Il prezzo del noleggio del motore OKN è abbastanza simile a quello dell’OK. Per risparmiare bisognerebbe diminuire i costi di iscrizione o il numero di gomme da utilizzare. Magari questi sono motori che durano a lungo, ancora non lo sappiamo di preciso, ma i team i motori li noleggiano e come ti dicevo il costo è pressoché uguale ad altri motori sul mercato. Per risparmiare bisogna imporre un tetto ai treni di gomme nelle prove libere e nelle gare. Un treno di gomme costa 210 euro e chi ne usa tanti ovviamente guadagna un vantaggio rispetto agli altri. Togliendo 3 treni di gomme si risparmiano già 630 euro. Pagare quattrocento di iscrizione anche questo è esagerato. È vero che alcuni campionati costano anche di più, però se vogliamo fare una categoria rivolta al risparmio bisogna pensarci. L’ACI ha sicuramente tante spese, per questo inizierei da risparmiare sulle gomme.

L’OKN può essere più selettiva e aiutare chi è bravo a guidare ad emergere rispetto ai vari monomarca?
Non credo sia questa la differenza. Nel monomarca come ti dicevo spesso un preparatore domina su tutti gli altri e quindi anche il talento del pilota viene sfalsato. Qui tutti quanti hanno “il massimo” e infatti davanti ci sono nomi nuovi.

È troppo presto per giudicare i regolamenti, ma quale sarebbe la ciliegina sulla torta da aggiungere in questa categoria?
Come ti dicevo prima: le gomme! Per me la categoria è già bella così come è stata pensata ed ero già favorevole alla sua creazione fin dai primi momenti. I miei piloti vengono dalla ROK e dalla X30 e hanno deciso di optare per l’OKN. Questo essenzialmente perché il Campionato Italiano ha un prestigio diverso rispetto ai campionati nazionali monomarca. Negli annali alla fine rimane il risultato del Campionato Italiano, non dei vari monomarca. Con questo non voglio sminuire la qualità dei campionati monomarca come X30 o ROK, però il “titolo finale” cambia molto alla fine. Inoltre i miei piloti si erano stufati dei loro monomarca perché come ti dicevo spesso capita che un preparatore riesca ad avere un motore con 1-2 cavalli in più, rendendo praticamente impossibile battagliare per la vittoria. Che ci siano così tanti motoristi secondo me è un bene per la categoria e questa prima tappa ha dimostrato che tutti i marchi possono lottare per il titolo (noi usiamo i motori Modena)! Forse l’unico miglioramento potrebbe essere quello di far fare qualche giro motore in più alla OKN Senior, oppure togliere qualche chilo (o usare gomme diverse). Il sistema della strozzatura allo scarico è copiato dai monomarca e va anche bene, ma nei monomarca tra Senior e Junior cambiano anche il tipo di gomme. Io comunque non andrei a cambiare le gomme, perché con gomme più morbide si andrebbe a spendere di più. Toccherei i giri motore o il peso. La cosa più economica è il peso: già con 5 kg le cose cambierebbero molto!

Abbiamo anche intervistato i tre piloti della OKN del team Spino Project per capire meglio la nuova categoria OKN!

Riccardo Tarsi (20esimo in gara1 causa uscita e 24 esimo in gara2 causa altra sfortuna): “Io vengo dalla ROK Junior e questo motore OKN va molto più veloce sul dritto ed esce molto meglio dalle curve. Questa categoria è più organizzata e la trovo più difficile. Certo non avere la frizione cambia il modo di accendere il kart o il fatto che se ti giri si spegne il motore, però il motore è molto bello. L’uscita di curva è molto più aggressiva, mentre l’ingresso è simile ai monomarca. Io ho provato anche l’OKN-J facendo una gara regionale qua a Cremona e posso dirti che c’è più differenza tra un Mini e un OKN-J che tra un Mini e un ROK. L’unica cosa è che non c’è molta differenza tra un OKN Senior e un OKN Junior”.

Luca Liberati (25esimo in gara1 causa contatto e 14esimo in gara2 con una gran rimonta)
Io vengo dall’X30 Senior e noto che in questa categoria OKN, non essendoci la frizione, in uscita e percorrenza di curva è più complicato, perché appena dai gas ha una reazione molto aggressiva. Il limitatore inoltre attacca prima (in X30 è molto più in giù). Devi portare molta velocità in percorrenza per riuscire ad uscire bene. In ingresso invece non noto molte differenze.

Edoardo Leo (sesto in gara1 con una rimonta di diciassette posizioni e 13esimo in gara2):
Io vengo dalla ROK e noto che questo è un kart più ‘pronto’ e più veloce. Senza la frizione l’avviamento ovviamente cambia. Cambiano anche le gomme (più veloci della ROK) ma più si va veloce e meglio è per me! Senza frizione devi essere bravo ad avviarlo senza problemi, ma si impara con un po’ di esperienza. In accelerazione è sicuramente molto più forte e diretto. In allungo inoltre tiene il vantaggio. L’ingresso cambia grazie alle gomme più performanti rispetto alla ROK. Vero però che il distacco tra OKN Junior e OKN Senior non è così netto.
 
Infine abbiamo parlato anche con Andrea Iannone (28esimo in gara1 e 22esimo in gara2), pilota Spino Project nella Mini Gr. 3 Under 10:
È la mia prima gara di Campionato Italiano e in gara1 non siamo andati molto bene per alcuni problemi, ma è stata una bella esperienza! Le manche pure ho avuto qualche contatto di troppo, ma avevo un buon passo. Io corro a livello agonistico solo da quest’anno, quindi già essere qui in finale è un buon risultato.

 

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