Capita di rado che, negli sport che hanno visto un’evoluzione tecnica, il passato sia rimpianto come nel karting. Realizzando questo video abbiamo cercato di capire il perché, facendoci aiutare da due protagonisti del passato e del presente. (fm)
Provate ad immaginare il tennis, o lo sci: in questi sport, difficilmente un campione contemporaneo potrebbe trovare “qualcosa di buono” in un attrezzo risalente a trent’anni fa o più. Si dirà che il motorsport è un caso a sé e non è infrequente che, comparati al passato, i mezzi ultra performanti di oggi, a due come a quattro ruote, perdano la sfida del ‘fascino oscuro’. Concedeteci però di dire che qui c’è qualcosa di più: c’è l’essenzialità stessa del mezzo, di come è stato concepito e di come nella sua semplicità abbia caratterizzato un’era, anche piuttosto lunga. I kart come il FSA sceso in pista a Cremona rappresentano si un’evoluzione rispetto ai primi “carretti” degli anni ’60. In molti casi, siamo onesti, al Mondiale dovevi comunque andarci con dei meccanici professionisti e la prosopopea del Team papà e figlio con il mezzo sul tetto della macchina già in quegli anni stava perdendo la sua aurea. Tuttavia il mezzo in sé, la sua semplicità, la velocità con cui potevi operarci quando era appoggiato sul carrello o quando dovevi fargli percorrere una “S” a cento all’ora in pista era assai più vicina a quella delle origini: in una parola era più ‘avvicinabile’: dal pilota, che se ne innamorava, dal meccanico, che “ci provava” e domenica dopo domenica poteva imparare, a sue spese, ma imparava, dalle famiglie. L’impressione che ci è rimasta a fine giornata è proprio questa, una sensazione di avvicinabilità, di cordialità, di “sincerità tecnica” – passateci il termine. Nel bene e nel male, il 100cc ha emozionato noi, che lo vediamo ben chiaro nei nostri ricordi ma siamo felici che abbia emozionato chi in quegli anni non era ancora nato (Lorenzo Travisanutto è nato nel 1999) ed è cresciuto guidando mezzi e vivendo atmosfere completamente diverse, senza dibattiti sui regolamenti, su quanto storte e forse insanabili siano certe follie del karting di oggi, per quello c’è tempo, per quello siamo qui come sempre in prima linea a parlarne quando vorrete: per un giorno però abbiamo voluto fare qualcosa di diverso, abbiamo voluto mostrare al mondo che la passione alla base di questo sport è la stessa di sempre e che forse individuare i fattori che potrebbero far stare meglio il karting di oggi, forse salvarlo dalla sua stessa fine, sono davanti agli occhi di tutti.