Alcuni debutti in F1 sono frutto delle circostanze e arrivano in un modo che non si era potuto programmare. Liam Lawson si è trovato al volante della Alpha Tauri a week-end di gara già iniziato, secondo il più classico degli eventi – sebbene non più, per fortuna, così frequente: l’infortunio del pilota titolare.
Consapevoli che non avrebbe potuto, molto probabilmente confermare la sua reputazione di vincitore al debutto (ebbene si, Liam ha quasi sempre vinto la prima gara della categoria nella quale debuttava), abbiamo assistito a quello che potrebbe essere l’esordio di un grande protagonista dei prossimi anni nell’orbita Red Bull – Helmut Marko permettendo. Liam non si trova in quella posizione certo per caso, o grazie a soldi della famiglia. Il suo è un percorso iniziato molto lontano (letteralmente: dalla Nuova Zelanda!) ovviamente sui kart, categoria nella quale si mise in luce grazie alle gare finanziate da suo zio, che fece da piccolo sponsor fino a quando non venne notato da alcuni team locali e si impose in diverse gare di ambito nazionale. Senza alcuna esperienza europea di karting di primissimo livello, che non avrebbe potuto permettersi, per lui la svolta fu una vera e propria “borsa di studio racing”, guadagnata sul campo battendo un buon numero di coetanei, che gli ha permesso di salire su una monoposto di Formula First prestissimo, a soli 13 anni. Per anni i suoi fine settimana furono in giro per gli autodromi della nuova Zelanda dove grazie a finanziatori occasionali, trainando la propria piccola monoposto con un comunissimo carrello appendice preso a noleggio insieme al papà, correva e vinceva praticamente quasi tutte le gare a cui prendeva parte. Per ragioni di età, dato che aveva cominciato prestissimo e aveva già vinto al primo tentativo anche il Campionato nazionale di Formula Ford, trovati gli sponsor per qualche gara di F4 si trasferì in Australia, dove veniva permesso di correre ai minori di 16 anni. Le vittorie a ripetizione, solo quelle, gli permisero di trovare i fondi e fare dei piani per il trasferimento in Europa dove un talento del genere non passò inosservato. Sebbene giovanissimo, Liam ha una ormai lunga carriera alle spalle in diversi continenti e con auto molto diverse (quest’anno è in lotta per il titolo in Super Formula in Giappone, ma ha già corso e vinto anche nel DTM) e tutti i numeri per un posto stabile in F1. Ah, e per chi ancora non se lo fosse chiesto: lui e l’ex centauro Eddie Lawson (peraltro americano) non sono parenti – sebbene i nomi in vista della filiera verso la F1 contino anche un Doohan, lui si, parente dell’ex Campione del Mondo di Motociclismo….