Karting e Sim Racing: due mondi vicini?

- Races SIM
Vogliamo capire insieme a voi se è possibile trovare un ponte che riesca a legare il mondo delle corse con quello della simulazione. Stay tuned... (ab)

E' possibile trovare un ponte che riesca a legare il mondo delle corse con quello della simulazione? Secondo la nostra opinione SI, e tale ponte è da ricercarsi proprio nella disciplina che noi ed i nostri lettori più amano: il karting. Per questa ragione abbiamo deciso di realizzare una serie di articoli che vadano ad avvalorare la nostra tesi e, complementarmente, ad aumentare la consapevolezza da parte del nostro pubblico sulla disciplina del simRacing

La prima ragione che ci da motivo di credere che il karting possa fungere da ponte tra virtuale e reale, è che, gran parte dei piloti virtuali (definiti SimRacers), sono appassionati di motorsport ed hanno una vasta conoscenza su questo mondo ma, ahimè, non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per iniziare a correre in pista nella realtà… Il modo per avvicinarsi al mondo delle corse e sentirsi dei piloti, è quindi per loro la simulazione di guida, settore che nell’ultimo ventennio si è evoluto a tempi di record come illustreremo nei prossimi articoli. Del resto bastano un migliaio di euro o poco più per addentrarsi nel mondo della simulazione: un costo d’accesso sostenibile praticamente da chiunque.

Se quindi il principale problema è di disponibilità economiche e, magari, di mancanza di competenze e conoscenze tecniche specifiche necessarie a prendere parte alla pista reale, ecco che il mondo del karting può venire in soccorso del SimRacer tramite formule arrive and drive come il Campionato Briggs and Stratton organizzato da Crg o anche tramite motori dalla semplice manutenzione e dai costi ridotti quali i ROTAX.

Il vero problema, però, risiede spesso nella mancanza di una comunicazione efficace tra potenziali clienti (SimRacers) e aziende/organizzatori. Nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto modo di conversare con molti piloti virtuali in occasione di diversi eventi organizzati (per chi se lo stesse chiedendo: si, anche alcuni tra noi si mantengono in allenamento sul simulatore quando non sono in pista) e abbiamo purtroppo dovuto constatare che, la stragrande maggioranza di loro, non ha la minima idea di quali siano i reali costi d’accesso del karting o, al contrario, sono ‘esterrefatti’ rispetto alle cifre stratosferiche dei campionati CIK FIA di cui saltuariamente si occupa la stampa mainstream.

Crediamo dunque spetti a realtà affermate come Vroom, in collaborazione con altre aziende del mondo del Karting principalmente rivolte al mercato amatoriale, fare chiarezza sull’argomento e tentare di migliorare la comunicazione con i componenti del motorsport virtuale ed in generale con chiunque voglia approcciarsi a questa disciplina.

Sarà quindi questo il principale scopo di questa nostra serie di articoli: far conoscere reciprocamente i due mondi e far si che tra loro si instaurino legami solidi!

 

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