Abbiamo intervistato in esclusiva il Presidente Commissione Karting ACI Sport Raffaele Giammaria all'indomani dell'evento Mondiale a Franciacorta: ecco cosa emerge dalla nostra chiacchierata globale sulla salute del karting in Italia, sul finale di una stagione che ha visto il grande successo del progetto OK-N. Come lo ha definito Giammaria, una "scommessa vinta". (mb)
Come ti senti dopo questo weekend mondiale?
Stiamo gustando quello che abbiamo raccolto dopo un anno di lavoro, tra nottate per regolamenti sportivi e tecnici di questa nuova categoria! Questa è una categoria FIA la cui collaborazione è stata essenziale, soprattutto nei test iniziali, ma alla fine è come se fosse un prodotto nostro perché le caratteristiche tecniche del progetto le abbiamo delineate noi! La FIA aveva accennato una specie di regolamento molto ampio che lasciava ad ogni ASN la possibilità di decidere in merito a come impostare per esempio il discorso carburatore (se a vaschetta o a farfalla) o altre questioni tecniche. Noi prima di tutto abbiamo deciso di istituire la categoria Junior (OK-N Junior) che nasce proprio su nostra richiesta. L’abbiamo definita con un diverso collettore di scarico rispetto alla Senior tramite diversi test in pista a Sarno, Cremona e Franciacorta. Abbiamo poi spinto per il carburatore a farfalla in entrambe le categorie, per questo alla fine la sentiamo come un nostro prodotto. Vedere i numeri del regionale, in costante crescita soprattutto in alcune regioni, l’Italiano e poi la gara internazionale di oggi ci lascia davvero soddisfatti, anche perché i team stanno apprezzando tutto questo.
Facciamo una breve analisi dell’andamento OK-N culminato nell’evento Road to World Cup di Franciacorta
Il bilancio è positivo arrivati a fine anno. La scommessa di riportare i kart a presa diretta nelle categorie federali la possiamo dire vinta, perché abbiamo rinunciato alla fine alla collaborazione con i monomarca (con il successo che comunque avevano) e abbiamo inserito queste due nuove categorie federali. Siamo partiti da zero rinunciando a numeri importanti come quelli di IAME (che ovviamente continua con i suoi trofei di marca) e siamo arrivati a 40 iscritti per categoria nelle ultime gare dell’Italiano. Siamo andati al di sopra delle nostre aspettative. Noi pensavamo a 20/25 iscritti, massimo 30 per categoria, ma già 20 sarebbe andato bene, considerando anche il posticipo a inizio anno della consegna dei nuovi motori (alcune gare in Campania verranno recuperate infatti proprio in questo mese). Anche a livello regionale i numeri sono buoni. Il percorso per popolare di OKN le varie regioni richiede qualche anno, ma ci sono regioni come il Lazio e la Lombardia che contano già una quindicina di piloti. Vedremo ora alla Coppa delle Regioni la presenza degli OKN/OKNJ. Se aggiungiamo anche questa gara internazionale, il bilancio è sicuramente positivo. Siamo fiduciosi per il futuro, anche perché i team ci chiedono di creare quante più gare possibili con questi mezzi. Quello che stiamo valutando è quello di mantenere questo tipo di kart (anche perché è risultato affidabile e i grippaggi in gara sono praticamente inesistenti) se non con una leggera riduzione di peso per la Senior (da 155 kg a 150 kg) dopo uno studio sulle zavorre. Questo renderà più marcata la differenza tra Senior e Junior, evitando di utilizzare due tipi di gomme diverse per categoria che avrebbero fatto aumentare i costi per la Senior. Anche a livello sportivo il regolamento rimarrà uguale. Per chi vuole spendere un po’ di meno ci sarà il Campionato Regionale (Coppa Italia di Zona), a cui si aggiunge la nuova Coppa ACI Sport di Area che conduce alla Coppa dei Campioni ACI Sport. Chi invece vuole spendere di più può fare l’Italiano, dove tutto rimarrà invariato. Confermiamo anche la World Cup 2024 in concomitanza con il Campionato del Mondo OK/OKJ. L’OKN/OKNJ saranno presenti anche al WSK per soddisfare esigenze di team e piloti più elevati.
Quindi ci confermi che ci saranno queste due categorie al WSK l’anno prossimo?
Questo bisognerebbe chiederlo a Luca De Donno, ma penso di sì, anche perché erano presenti questo anno. Le prime gare della stagione sono saltate per i ritardi della consegna dei motori, ma visto il successo delle categorie non vedo il motivo per cui un imprenditore come lui non debba inserirle.
Tu dici “perché no?” Noi chiediamo invece: “perché sì??! Perché una categoria del genere al WSK?
Perché ci sono dei team che non fanno i regionali. L’OK-N Junior è una categoria studiata e sensata per quei piloti che vengono dalla Mini Gr. 3 che non hanno il budget per fare la OKJ, ma che comunque vogliono un kart prestazionale (si è visto nel weekend le prestazioni di questi mezzi). Chi vuole correre in un contesto federale può correre nel regionale o nella Coppa ACI Sport di Area, oltre che ovviamente all’Italiano con le dovute differenze di costi. Chi poi vuole spendere qualcosa in più può correre al WSK, dove si corre su 3-4 giorni rispetto ai 1-2 di una gara regionale. L’OK-N Junior poi ha ottimi numeri perché ci sono tanti piloti Mini Gr. 3 che adesso hanno l’età per il passaggio. Per vedere più piloti nella OK-N bisognerà aspettare ancora un anno. Per partecipare alla Road To World Cup abbiamo preso piloti dalla Coppa Italia di Zona, dall’Italiano, ma anche dal WSK. Molti team ci chiedono più gare internazionali per questa categoria, quindi il WSK può venire in aiuto in questo.
Girano voci che vorreste intervenire per ridurre i giorni di prova e limitare gli eventi OK-N/OK-N Junior al weekend. È vero?
No, al Campionato Italiano si rimarrà su un evento di quattro giorni con inizio prove libere il giovedì. Per gare così importanti dobbiamo fare in modo che i piloti possano provare. Se uno vuole fare gare più corte e meno costose c’è il Regionale. Un Campionato Italiano in due giorni vorrebbe dire svilirlo. Mai presa in considerazione questa cosa.
Ci saranno altre ASN che faranno partire l’OK-N?
Penso di sì. Abbiamo fatto una riunione con la FIA e l’Italia verrà presa come esempio. Il regolamento tecnico dovrebbe essere uguale, ma forse alcune ASN vogliono introdurre un solo fornitore di motori a scelta tra Vortex, Iame, TM o Modena. Noi abbiamo voluto mantenere la pluralità anche perché l’Italia è la patria del karting e sono presenti tutti i costruttori/telaisti/motoristi. Noi non volevamo creare una specie di “monomarca”, ma altre ASN potrebbero fare altri ragionamenti, anche perché non hanno i costruttori in casa. Comunque la categoria partirà in altre ASN.
Quale destino vedi per i monomarca ora che la OKN costituisce a tutti gli effetti la migliore alternativa?
Guarda i numeri di questo weekend al Mondiale ROK (450 iscritti)! L’Easykart pure gode di buona salute, la IAME ha avuto un piccolo calo, ma comunque i monomarca rimarranno con il loro bel mercato. Semplicemente è cambiato il contesto del Campionato Italiano: prima avevamo ROK e X30 in campionato, mentre ora loro continuano a fare le gare nei loro monomarca. Nei monomarca possono esserci piccole oscillazioni di mercato tra di loro, ma alla fine lavorano tutti, Rotax compresa. Non credo avranno problemi con il loro futuro né tantomeno avranno problemi a convivere con le nuove categorie federali.
Non è che l’OK-N prenderà piede al Sud mentre i monomarca rimarranno forti al Nord?
Tranne il Triveneto dove si fa fatica (anche dopo la chiusura di Adria), in realtà i numeri in Lombardia e i team lombardi sono in espansione nel mondo OK-N. Vero che al Sud, specialmente in Campania, l’OK-N è partita molto bene, ma piano piano vedrai che l’OK-N si diffonderà in tutte le regioni. Comunque siamo già soddisfatti dei numeri e dello spettacolo di questo weekend, oltre che dalle congratulazioni della FIA per un progetto che alla fine lo considero un successo praticamente italiano!
Un ultimo aspetto non meno importante, pensando ai nostri piloti in campo internazionale: in OK e OKJ gli italiani sono davvero pochi e davanti c’erano praticamente solo Colnaghi (OK), Sala (OKJ) e Martinese (OKJ). Siete preoccupati della situazione?
A noi l’OK e la OKJ interessa fino a un certo punto perché comunque sono una categoria internazionale, una categoria che per come è impostata dal punto di vista tecnico (soprattutto l’OK) comporta un budget molto molto elevato, tanto che noi non la prevediamo nelle gare territoriali e nel Campionato Italiano, ma solo con una prova unica (l’anno prossimo dovrebbe essere in due tappe in abbinamento con il WSK). Non è una categoria che trattiamo in prima persona perché richiede un budget molto importante e dunque acquista un carattere internazionale. Essendo le gare di carattere europeo e mondiale non mi preoccupa che ci siano pochi italiani, perché il budget richiesto è importante o comunque è richiesto di essere pilota ufficiale vero (non pagante o pagante che sia). Non è che in queste categorie ci trovi 50 inglesi i 50 brasiliani. Ovviamente le nazioni dove girano più soldi sono facilitati a correre in queste categorie. Noi come italiani facciamo più fatica, ma ci sono Martinese, Busto, Bottaro, Colnaghi, Olivieri, Cirelli più altri che appaiono sporadicamente. I nomi ci sono, come ci sono stati in passato, però ripeto, non è una categoria a cui noi spingiamo molto. Noi ci concentriamo su altre categorie federali, in particolare OK-N e OK-N Junior!
Stiamo gustando quello che abbiamo raccolto dopo un anno di lavoro, tra nottate per regolamenti sportivi e tecnici di questa nuova categoria! Questa è una categoria FIA la cui collaborazione è stata essenziale, soprattutto nei test iniziali, ma alla fine è come se fosse un prodotto nostro perché le caratteristiche tecniche del progetto le abbiamo delineate noi! La FIA aveva accennato una specie di regolamento molto ampio che lasciava ad ogni ASN la possibilità di decidere in merito a come impostare per esempio il discorso carburatore (se a vaschetta o a farfalla) o altre questioni tecniche. Noi prima di tutto abbiamo deciso di istituire la categoria Junior (OK-N Junior) che nasce proprio su nostra richiesta. L’abbiamo definita con un diverso collettore di scarico rispetto alla Senior tramite diversi test in pista a Sarno, Cremona e Franciacorta. Abbiamo poi spinto per il carburatore a farfalla in entrambe le categorie, per questo alla fine la sentiamo come un nostro prodotto. Vedere i numeri del regionale, in costante crescita soprattutto in alcune regioni, l’Italiano e poi la gara internazionale di oggi ci lascia davvero soddisfatti, anche perché i team stanno apprezzando tutto questo.
Facciamo una breve analisi dell’andamento OK-N culminato nell’evento Road to World Cup di Franciacorta
Il bilancio è positivo arrivati a fine anno. La scommessa di riportare i kart a presa diretta nelle categorie federali la possiamo dire vinta, perché abbiamo rinunciato alla fine alla collaborazione con i monomarca (con il successo che comunque avevano) e abbiamo inserito queste due nuove categorie federali. Siamo partiti da zero rinunciando a numeri importanti come quelli di IAME (che ovviamente continua con i suoi trofei di marca) e siamo arrivati a 40 iscritti per categoria nelle ultime gare dell’Italiano. Siamo andati al di sopra delle nostre aspettative. Noi pensavamo a 20/25 iscritti, massimo 30 per categoria, ma già 20 sarebbe andato bene, considerando anche il posticipo a inizio anno della consegna dei nuovi motori (alcune gare in Campania verranno recuperate infatti proprio in questo mese). Anche a livello regionale i numeri sono buoni. Il percorso per popolare di OKN le varie regioni richiede qualche anno, ma ci sono regioni come il Lazio e la Lombardia che contano già una quindicina di piloti. Vedremo ora alla Coppa delle Regioni la presenza degli OKN/OKNJ. Se aggiungiamo anche questa gara internazionale, il bilancio è sicuramente positivo. Siamo fiduciosi per il futuro, anche perché i team ci chiedono di creare quante più gare possibili con questi mezzi. Quello che stiamo valutando è quello di mantenere questo tipo di kart (anche perché è risultato affidabile e i grippaggi in gara sono praticamente inesistenti) se non con una leggera riduzione di peso per la Senior (da 155 kg a 150 kg) dopo uno studio sulle zavorre. Questo renderà più marcata la differenza tra Senior e Junior, evitando di utilizzare due tipi di gomme diverse per categoria che avrebbero fatto aumentare i costi per la Senior. Anche a livello sportivo il regolamento rimarrà uguale. Per chi vuole spendere un po’ di meno ci sarà il Campionato Regionale (Coppa Italia di Zona), a cui si aggiunge la nuova Coppa ACI Sport di Area che conduce alla Coppa dei Campioni ACI Sport. Chi invece vuole spendere di più può fare l’Italiano, dove tutto rimarrà invariato. Confermiamo anche la World Cup 2024 in concomitanza con il Campionato del Mondo OK/OKJ. L’OKN/OKNJ saranno presenti anche al WSK per soddisfare esigenze di team e piloti più elevati.
Quindi ci confermi che ci saranno queste due categorie al WSK l’anno prossimo?
Questo bisognerebbe chiederlo a Luca De Donno, ma penso di sì, anche perché erano presenti questo anno. Le prime gare della stagione sono saltate per i ritardi della consegna dei motori, ma visto il successo delle categorie non vedo il motivo per cui un imprenditore come lui non debba inserirle.
Tu dici “perché no?” Noi chiediamo invece: “perché sì??! Perché una categoria del genere al WSK?
Perché ci sono dei team che non fanno i regionali. L’OK-N Junior è una categoria studiata e sensata per quei piloti che vengono dalla Mini Gr. 3 che non hanno il budget per fare la OKJ, ma che comunque vogliono un kart prestazionale (si è visto nel weekend le prestazioni di questi mezzi). Chi vuole correre in un contesto federale può correre nel regionale o nella Coppa ACI Sport di Area, oltre che ovviamente all’Italiano con le dovute differenze di costi. Chi poi vuole spendere qualcosa in più può correre al WSK, dove si corre su 3-4 giorni rispetto ai 1-2 di una gara regionale. L’OK-N Junior poi ha ottimi numeri perché ci sono tanti piloti Mini Gr. 3 che adesso hanno l’età per il passaggio. Per vedere più piloti nella OK-N bisognerà aspettare ancora un anno. Per partecipare alla Road To World Cup abbiamo preso piloti dalla Coppa Italia di Zona, dall’Italiano, ma anche dal WSK. Molti team ci chiedono più gare internazionali per questa categoria, quindi il WSK può venire in aiuto in questo.
Girano voci che vorreste intervenire per ridurre i giorni di prova e limitare gli eventi OK-N/OK-N Junior al weekend. È vero?
No, al Campionato Italiano si rimarrà su un evento di quattro giorni con inizio prove libere il giovedì. Per gare così importanti dobbiamo fare in modo che i piloti possano provare. Se uno vuole fare gare più corte e meno costose c’è il Regionale. Un Campionato Italiano in due giorni vorrebbe dire svilirlo. Mai presa in considerazione questa cosa.
Ci saranno altre ASN che faranno partire l’OK-N?
Penso di sì. Abbiamo fatto una riunione con la FIA e l’Italia verrà presa come esempio. Il regolamento tecnico dovrebbe essere uguale, ma forse alcune ASN vogliono introdurre un solo fornitore di motori a scelta tra Vortex, Iame, TM o Modena. Noi abbiamo voluto mantenere la pluralità anche perché l’Italia è la patria del karting e sono presenti tutti i costruttori/telaisti/motoristi. Noi non volevamo creare una specie di “monomarca”, ma altre ASN potrebbero fare altri ragionamenti, anche perché non hanno i costruttori in casa. Comunque la categoria partirà in altre ASN.
Quale destino vedi per i monomarca ora che la OKN costituisce a tutti gli effetti la migliore alternativa?
Guarda i numeri di questo weekend al Mondiale ROK (450 iscritti)! L’Easykart pure gode di buona salute, la IAME ha avuto un piccolo calo, ma comunque i monomarca rimarranno con il loro bel mercato. Semplicemente è cambiato il contesto del Campionato Italiano: prima avevamo ROK e X30 in campionato, mentre ora loro continuano a fare le gare nei loro monomarca. Nei monomarca possono esserci piccole oscillazioni di mercato tra di loro, ma alla fine lavorano tutti, Rotax compresa. Non credo avranno problemi con il loro futuro né tantomeno avranno problemi a convivere con le nuove categorie federali.
Non è che l’OK-N prenderà piede al Sud mentre i monomarca rimarranno forti al Nord?
Tranne il Triveneto dove si fa fatica (anche dopo la chiusura di Adria), in realtà i numeri in Lombardia e i team lombardi sono in espansione nel mondo OK-N. Vero che al Sud, specialmente in Campania, l’OK-N è partita molto bene, ma piano piano vedrai che l’OK-N si diffonderà in tutte le regioni. Comunque siamo già soddisfatti dei numeri e dello spettacolo di questo weekend, oltre che dalle congratulazioni della FIA per un progetto che alla fine lo considero un successo praticamente italiano!
Un ultimo aspetto non meno importante, pensando ai nostri piloti in campo internazionale: in OK e OKJ gli italiani sono davvero pochi e davanti c’erano praticamente solo Colnaghi (OK), Sala (OKJ) e Martinese (OKJ). Siete preoccupati della situazione?
A noi l’OK e la OKJ interessa fino a un certo punto perché comunque sono una categoria internazionale, una categoria che per come è impostata dal punto di vista tecnico (soprattutto l’OK) comporta un budget molto molto elevato, tanto che noi non la prevediamo nelle gare territoriali e nel Campionato Italiano, ma solo con una prova unica (l’anno prossimo dovrebbe essere in due tappe in abbinamento con il WSK). Non è una categoria che trattiamo in prima persona perché richiede un budget molto importante e dunque acquista un carattere internazionale. Essendo le gare di carattere europeo e mondiale non mi preoccupa che ci siano pochi italiani, perché il budget richiesto è importante o comunque è richiesto di essere pilota ufficiale vero (non pagante o pagante che sia). Non è che in queste categorie ci trovi 50 inglesi i 50 brasiliani. Ovviamente le nazioni dove girano più soldi sono facilitati a correre in queste categorie. Noi come italiani facciamo più fatica, ma ci sono Martinese, Busto, Bottaro, Colnaghi, Olivieri, Cirelli più altri che appaiono sporadicamente. I nomi ci sono, come ci sono stati in passato, però ripeto, non è una categoria a cui noi spingiamo molto. Noi ci concentriamo su altre categorie federali, in particolare OK-N e OK-N Junior!