Incappando poi in una squalifica perché il suo meccanico è intervenuto in un'area dove non è possibile intervenire. Una squalifica che non può essere ovviamente scartata, uno “0” che peserà in ottica campionato. Stesso dicasi nella prima finale della domenica, quando sempre dalla pole, De Vries non riesce a partire di nuovo. Mistero. Comunque, una cosa è certa, i tanti colpi di scena hanno reso le gare più emozionanti del previsto, con De Vries a dare spettacolo nelle sue rimonte. L'aveva fatto anche in Gara 2 poi oggetto di squalifica, concludendo 4, dopo aver recuperato la seconda posizione. E si è ripetuto in gara 3 e poi in gara 4, la più bella finale di quest'anno. Chi ha assistito a queste gare è rimasto certo soddisfatto, e chissà forse se a De Vries lo si facesse partire da metà schieramento con la formula della griglia invertita, questo mondiale otterebbe un'altra considerazione...
Con le vicissitudini che ha visto De Vries protagonista, nel bene e nel male, lì davanti si sono susseguiti diverse comparse, le stesse che purtroppo con De Vries vincente non potrebbero salire così in auge. Ebbene, l'inglese Albon, ma soprattutto Ignazio D'Agosto, risalgono la china in classifica generale influenzando il pronostico finale. Come dire, è tutto ancora da vedere. Soprattutto se De Vries dovesse continuare a registrare certi problemi di avviamento. Anche la Tonykart/Vortex si è tolta la soddisfazione di tornare ad occupare l'intero podio di una gara mondiale (Gara 3) grazie al giapponese Kanamaru e il duo italiano D'Agosto-Camponeschi. L'inglese Albon si è fatto notare, come previsto. È lui il vero antagonista dell'olandesino volante? Bene ancora Basz. Il polacco merita la terza posizione provvisoria, perché è tra i pochi, con De Vries o senza De Vries se la gioca sempre per stare lì davanti.


Europeo KF3 e KF2
Luka Sami sale sul gradino più alto in KF2. L'inglese Russel fa suo l'europeo KF3
Anche l'epilogo del titolo continentale KF2 e KF3, assegnato sempre a Zuera in occasione della seconda prova del mondiale karting, è risultato ricco di colpi di scena.
In KF2 i pretendenti dopo le manche erano diversi, ma soprattutto Tanar Sathienthirakul, che dopo aver dominato anche la prefinale, si presenta in finale come il pilota da battere. Se la deve vedere per qualche giro con lo spagnolo Gil, ma a metà gara prende il sopravvento allungando su Luka Sami. Il belga portacolori della Energy cerca nelle ultime battute di portarsi sotto al battistrada, ma il traguardo sancisce la vittoria meritata di Tanar Sathienthirakul. La beffa per il tailandese giunge però subito dopo il traguardo quando arriva la penalità di 10” per non aver rispettato il limite di velocità durante la partenza. Il titolo passa così all'incredulo Luka Sami e con lui sul podio salgono Gil e Hansen. Primo degli italiani è Giovinazzi sul quale si riponevano le aspettative tricolori, ma il pugliese, sebbene in prima fila, paga pesantemente la posizione esterna sfilando solo 13esimo. È bravo a rimontare fino al quinto posto, ma il rammarico del mancato podio rimane.
In KF3, non c'è stata una supremazia netta da parte di qualche pilota. Dopo le manche il pronostico non lasciava dubbi, chiunque avrebbe potuto vincere il titolo. Ma a mettere le cose in chiaro ci ha pensato il francese Boccolacci dominatore della prefinale. Bene anche Russel e Scott nell'ordine al traguardo. Il primo degli italiani è Cunati, 15esimo.
Al via della finale accade l'imprevedibile. Perché Boccolacci sebbene favorito dalla pole position si ritrova al primo tornante quarto. Il francese poi si lascia prendere dalla foga e nel tentativo di recuperare subito il vertice della corsa entra in testa coda al terzo giro, sempre al primo tornante dopo la partenza. Per lui svaniscono così le speranze di lottare per il titolo. Russel ringrazia, perché fin dalle prime batture si ritrova incredibilmente da solo in testa alla corsa. E non ha dovuto fare altro di evitare errori, guidando come sa fare e aggiudicandosi così il titolo europeo della cadetti. Sul podio salgono Hansson e Jupp. Piccini, brillante quinto, è nell'occasione il portabandiera azzurro.
nelle foto, il podio della KF3, a sinistra, con Russel (campione europeo) Hansson e Jupp; a destra il podio della KF2 con Luka Sami (campione europeo) tra Gil e Hansen.
Primo piano anche per il tailandese Tanart Sathienthirakul vincitore della finale e meritevole del titolo europeo scippatogli dalla Cik che gli ha inflitto 10" di penalità per non aver rispettato la velocità durante la procedura di partenza. Un'imposizione a dir poco discutibile in un contesto di sport motoristici come il karting.